Da Cagliari a Sassari, passando per Olbia e Oristano, tutti in strada per difendere l’ambiente al Fridays for Future, i venerdì per il futuro inaugurati e lanciati dalla protesta solitaria della svedese Greta Thunberg.
Messaggi internazionali, quelli espressi con cartelloni e striscioni, contro inquinamento e riscaldamento fuori controllo della terra. Ma anche molto locali: a Cagliari, ad esempio, è comparso un lenzuolo con una scritta contro la metanizzazione dell’isola. Nel capoluogo gli studenti hanno disertato in centinaia le aule scolastiche per ritrovarsi tutti in piazza Giovanni XXIII. Poi una lunga e chiassosa passeggiata sino a piazza del Carmine.
E’ il secondo appuntamento di protesta nell’isola dopo quello dello scorso 18 marzo. Un movimento, quello ispirato da Greta, che ormai ha preso piede anche in Sardegna con la nascita di diversi gruppi locali che ogni venerdì organizzano attività, anche pratiche di raccolta rifiuti, per sottolineare l’importanza di rispettare l’ambiente.
Grande partecipazione anche a Sassari. Con i ragazzi che hanno puntato il dito contro metanodotto e basi militari. “È stato un grande successo – spiega all’ANSA Tomaso Porcheddu, uno dei partecipanti al comitato nazionale di Fff – anche da Sassari è partito, contemporaneamente al resto d’Italia, l’invito rivolto al presidente del Consiglio Conte: dichiari l’emergenza climatica”.
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