La partita vera per la conquista di Cagliari inizia oggi. Il voto delle Europee “consegna”, seppur con l’assenza di molte liste a sostegno dei due candidati principali, un quadro che vede il centrosinistra avanti di un soffio sul centrodestra: appena sette voti di distacco. E, se il Pd è primo con il 31 per cento, in seconda posizione c’è la “sorpresa” della Lega, che agguanta in città il 22,7 per cento, risultato mai raggiunto prima. E poi c’è l’M5S, con il bottino ragguardevole del 18,9 per cento. Voti, questi ultimi, che spera di intercettare il sedici giugno prossimo Francesca Ghirra. La candidata di centrosinistra “legge” i risultati elettorali come una “prova ulteriore della stabilità, a Cagliari, del centrosinistra, è già la terza volta di fila che succede. Nel 2016 avevamo vinto al primo turno, inoltre la partecipazione al voto, ieri, è stata bassa”. Ma adesso, a Europee belle che passate, ci sono i voti in città da conquistare, tra il boom della Lega e la grande incognita dell’elettorato grillino.
“Non ho nessuna paura della Lega, il suo vento smetterà di soffiare anche in Italia. Tra noi e i Cinque Stelle ci sono delle similitudini politiche”, afferma la candidata a sindaca del centrosinistra. Quali? “La trasparenza, prima di tutto, e poi il taglio degli sprechi e la difesa dei diritti, sono tutte tematiche che ci accomunano”. E, anche se non c’è un invito diretto all’elettorato grillino di andare alle urne, la Ghirra incrocia, nemmeno tanto simbolicamente, le dita: “Spero che scelgano noi”.
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