Antonio Usai ha settantanove anni ed è di Lanusei. C’è anche lui a protestare sotto il palazzo del Consiglio regionale dopo la chiusura di alcuni reparti dell’ospedale oglastrino: “Ho avuto bisogno di recarmi lì più di una volta e mi sono sempre trovato bene. Ho subìto un intervneto al fegato, mi hanno tolto la bile a causa di alcuni calcoli e sono stato pure operato per l’ernia. Non voglio che l’ospedale possa venire chiuso, sarebbe un danno non solo per me ma per tutti gli abitanti dell’Ogliastra”, dice. Proprio oggi deve sottoporsi a una seduta “di fisioterapia, devo andare sino a Decimo perchè a Lanusei non esiste questo servizio. Mi faccio accompagnare da mio figlio che ha dovuto chiedere addirittura una giornata di permesso al lavoro”, spiega Usai. La voglia di battagliare c’è tutta, l’idea di una possibile chiusura definitiva dell’ospedale della sua città quasi lo terrorizza.
“Lancio un appello all’attuale Giunta, cambino idea dopo i danni che hanno fatto Pigliaru e il suo assessore regionale della Sanità. Si mettano una mano sulla coscienza, alle Regionali ho votato per i Cinque Stelle ma alle Europee ho preferito la Lega”. Proprio quella Lega della quale far parte il neo assessore della Sanità Mario Nieddu.
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