L’organizzazione sgominata dai carabinieri era attiva sin dal 2016: in circa due anni, un gruppo di emigrati sardi era riuscito a imbastire un grosso traffico di droga. Meglio, di cocaina: Giancarlo Pani era il sardo-olandese che si occupava di far arrivare nell’Isola lo stupefacente (già fermato dai militari nel 2018) insieme ad un’altra persona, attualmente irreperibile. I due referenti sardi Luciano Tuveri e Giampaolo Scintu, sono stati arrestati lo stesso giorno del fermo di Pani. Quaranta i chili di droga portati in Sardegna in nemmeno ventiquattro mesi. In manette anche Massimo Farris, il 56enne cagliaritano alla guida del circolo privato di Cagliari risultato il “market” della droga olandese, mentre ai domiciliari è finito Alexander Kapitonov, puglie russo di 24 anni, con dei precedenti, utilizzato come “esattore” per chi non pagava la droga, Giovanni Piero Falconi, 48enne di Fonnk e il Luca Tegas, 29 anni, di Lanusei. Obbligo di dimora per Giacomo Piroddi di Lanusei e Vincenzo Piras di Uta.
“Abbiamo stroncato un grosso giro di droga”, spiega il capitano dei carabinieri della compagnia di Carbonia, Lucia Dilio, “la purezza della cocaina era del 92,7 per cento, il che fa capire che, se fosse stata immessa sul mercato, avrebbe fruttato guadagni per almeno dieci milioni di euro”.
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