Per qualche like in più si farebbe di tutto. C’è addirittura chi mette a repentaglio la propria vita per scattarsi foto virali, come un 35enne che è morto oggi pomeriggio precipitando dalla corona del Creux du Van nel distretto di Neuchâtel, in Svizzera, un anfiteatro roccioso naturale con pareti verticali alte 150 metri. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, l’uomo, domiciliato in Vallese, è scivolato nel vuoto mentre si apprestava a scattare una fotografia con lo smartphone, indica la polizia cantonale neocastellana in una nota. Oltre alla polizia, sul posto è intervenuto un elicottero della Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega), che ha rapidamente individuato il corpo sul pietrame sul fondo della formazione geologica. Si tratta dell’ennesima triste vicenda causata dai selfie estremi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che allunga la lista di ragazzi che perdono la vita per uno scatto estremo. Mai e poi mai vorremmo credere che qualcuno sia morto per scattarsi il selfie “perfetto”. Eppure è accaduto. Perché se in fondo può essere una bella sensazione guardare il proprio selfie e accorgersi di aver dato vita a un’opera fantastica, può essere altrettanto sciocco perdere la vita per scattare un selfie che non vedremo mai. Un selfie non dovrebbe mai costare la vita a nessuno. Una recente ricerca ha rivelato che, tra il 2011 e il 2017, sono decedute in questa tragica maniera ben 259 persone.
L'articolo Precipita nel vuoto per un selfie, morto sul colpo: “Non rischiate la vita per una foto, siate responsabili” proviene da Casteddu On line.