Cagliari, incubo ruspe a Medau Su Cramu. Truzzu: “Riuscirò a far restare i residenti nelle loro case” Casteddu On line

La patata bollente pluridecennale di Medau Su Cramu potrebbe essere presto risolta. Nel rione all’interno del parco di Molentargius vivono settecento persone, e molte di loro ogni giorno quasi “pregano” di non vedere ruspe all’orizzonte. Le case costruite dopo il 1979 devono essere buttate giù a causa del “divieto” di edificabilità. Paolo Truzzu, candidato a sindaco del centrodestra, conosce bene il problema: “Il parco è un’area di pregio che va tutelata e vissuta dai tanti cittadini che la frequentano. Serve più promozione turistica, valorizzando ad esempio la presenza dei fenicotteri. Non bisogna dimenticare che parliamo di un parco che vede la presenza dell’uomo, è necessario garantire la valorizzazione naturalistica e ambientale e la presenza dell’elemento umano”, afferma Truzzu. Ciclicamente dal Comune arrivano lettere di diniego alle richieste di condono e gli abitanti si rivolgono a questo o quell’avvocato.

“Ci vuole un intervento definitivo per sanare le situazioni. Il Comune non può intervenire in presenza di abusi, ma si può fare un ragionamento sul piano del parco”, osserva Truzzu, “al suo interno c’è infatti un borgo agricolo preesistente. Ragionerò con tutti i soggetti coinvolti, dai funzionari comunali alla procura, dai dirigenti del parco agli stessi abitanti, per individuare la soluzione alla ‘convivenza’ dei due elementi”. Cioè, natura da una parte e uomini e donne dall’altra.

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