Cagliari, no all’acquario al padiglione Nervi: “Basta sfruttare gli animali” Casteddu On line

“Nessuno ha mai l’illusione che chi governa comprenda appieno la tragedia dello sfruttamento animale”, è la lettera dell’animalista Paola Re, “mi auguro che l’attenzione su questa follia resti alta e che sempre più persone si rendano conto che lo scopo di questi progetti è l’interesse monetario a vantaggio di chi moneta ne ha già parecchia, non certamente quello della tutela degli animali, tanto meno delle persone disoccupate che troverebbero lavoro in questo settore.

Se così fosse”, aggiunge, “si potrebbe pensare a un santuario per cetacei in mare aperto o un santuario per curare animali e rimetterli in libertà (anche queste strutture offrono opportunità di lavoro) invece la prigionia degli animali innesca un meccanismo di affari a oltranza dal quale si ricavano tanti soldi.

Questo progetto faraonico e dispendioso è assurdo: sprecare soldi in quel modo quando potrebbero essere investiti in un commercio sano e fruttuoso è un’impresa priva di ragionevolezza, tipicamente italiana”

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