Prima da “Golden Pizza” in via Doberdò (93 euro), poi da “Troll” in via dei Donoratico (cento euro). Due truffe in venti giorni, compiute molto probabilmente dalla stessa persona: un uomo tra i 35 e i 40 anni, alto un metro e settantacinque e stempiato. “Se mi date soldi posso inserire il logo della vostra pizzeria sulle magliette dei bambini della scuola calcio Johannes di Is Mirrionis”, questa la proposta del truffatore. E due pizzaioli ci sono cascati, purtroppo, con tutte le scarpe. Il “furbetto” potrebbe però avere le ore contate, in entrambi i locali dove è stato le telecamere di sicurezza hanno ripreso il suo volto. E, oltre alle due denunce dei titolari delle pizzerie, ne arriva anche una, cautelativa, protocollata ai carabinieri da parte della società sportiva. Romina Elia, 46 anni, è la dirigente responsabile e allenatrice delle decine di bambini che, tra un calcio al pallone e una parata in porta, cercano di costruirsi un futuro migliore rispetto a quello che, spesso, può offrire un rione periferico.
“Potrebbe trattarsi di qualcuno che ci vuole infangare, magari in passato ha pure collaborato con noi, anche perchè, in caso contrario, come mai fare proprio il nome della Johannes? La denuncia cautelativa è per truffa e diffamazione”, spiega la Elia, “noi non siamo mai andati a chiedere soldi a nessuno. Tutta l’attrezzatura sportiva dei bambini viene pagata dai loro genitori, noi invece contribuiamo per la realizzazione dei numeri e dello scudetto su ogni maglia. Esistiamo dal 1967, siamo molto conosciuti per la nostra correttezza”. Chi potrebbe esserci dietro queste truffe? “È chiaro che, chiunque sia, sta infangano il nome della società, ma potrebbe trattarsi di un disperato che fa il nostro nome per raggranellare un po’ di soldi”. Ma si tratta pur sempre di una truffa: “Giustissimo, ecco perchè spero che i carabinieri possano trovarlo e bloccarlo”.
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