Porta a porta realtà in tutta Cagliari, e non c’è differenza tra abitazioni privati e locali pubblici: bisogna farla ed è necessario acquistare le buste per umido e plastica. Barbara Mulas, 49 anni, gestisce un bar nella centralissima piazza Giovanni XXIII. I conti, lei, si è già abituata a farli: “Spendo tre euro e cinquanta ogni settimana per un rotolo di dieci buste, qui al bar ne utilizzo molte e il Comune non mi dà nulla in cambio. Prima potevo ritirarle gratis in circoscrizione, oltre a questa spesa c’è pure quella per i piccoli sacchetti dei mastelli di casa mia, getto molto umido e soprattutto plastica, ne produco tanta anche senza volerlo. Spesso, poi”, argomenta la barista, “il sacchetto dell’umido si rompe, ogni volta che porto giù il mini mastello cerco sempre di evitare danni. Ma le buste devo comunque comprarle io, non è economico”, sbotta la Mulas.
“I maxi mastelli mi invadono il locale, non sono igienici, così come è pensato questo sistema di ritiro dei rifiuti è disordinato. Anzi, per me portarli fuori e riportarli dentro è come fare un secondo lavoro. Avrei realizzato almeno dei mastelli esteticamente più carini. Spero davvero che il prossimo sindaco di Cagliari ci dia la possibilità di avere le buste senza doverle pagare, è un nostro diritto”.
L'articolo Barbara, barista di Cagliari: “Pago oltre 10 euro al mese per le buste dei mastelli, le voglio gratis” proviene da Casteddu On line.