La Sardegna è quasi in ginocchio per le infestazioni che su stanno presentando con le prime temperature alte di stagione. Va evidenziato che alcuni insetti ormai si sono adattati al clima della Sardegna e le alte temperature anche nei mesi che dovrebbero essere più freddi, hanno fatto si che diversi insetti molesti ci siano dodici mesi su dodici. Per questo, come ad esempio l’ antilarvale per la lotta alle zanzare, va effettuata tutto l’anno. Che dire dell’infestazione delle cavallette di questi giorni. Cagliari e hinterland invase da blatte, zanzare, cavallette, limantria dispar tutte infestazioni legate al cambiamento climatico.
In Sardegna esistono i Centri provinciali Antinsetti (ex Crai), che sono passati negli ultimi 15 anni da circa 600 unità lavorative in tutta la Regione a 80 dipendenti totali di dipendenti Provinciali. Serve un coordinamento regionale e nuove assunzioni, non c’è dubbio. Le diverse normative nazionali e i diversi blocchi nelle finanziarie hanno impedito le assunzioni negli enti locali, per questo oggi si trovano sotto organico.
Serve immediatamente un coordinamento unico regionale per programmare la prevenzione, il controllo e la lotta in tutta la regione.
Un’unica regia permette di effettuare una prevenzione mirata e una razionalizzazione della spesa, sia sotto il profilo degli acquisti che sotto il profilo delle spese del personale.
Il giorno 5 giugno 2019, l’On.le Alfonso Marras di Bosa, presidente della Commissione lavoro ci ha ricevuto in audizione per conoscere i motivi di questa semi disfatta dei centri antinsetti . Il Comitato dei disinfestatori sardi, dipendenti dei Centri Antinsetti, tramite il portavoce Luca Locci, hanno portato all’attenzione della Commissione Lavoro in Consiglio Regionale, le problematiche relative alla gestione parcellizzata nella regione del Servizio di lotta e prevenzione agli animali dannosi all’uomo, agli animali e alle piante. Luca Locci ha chiesto che il servizio venisse riportato sotto una regia unica della regione affinché le campagne di controllo e prevenzione si avviino nello stesso periodo in tutto il territorio regionale fatti salvo i criteri ambientali. Sotto una regia regionale, si garantirebbe ai cittadini, la fin degli allarmismi per quanto riguarda la presenza dei culicidi (zanzare), delle blatte, delle zecche e dei ratti. Inoltre la gestione diretta del servizio garantirebbe un’ occhio di riguardo all’ambiente con l’utilizzo di prodotti certificati.
Altra eccezione sollevata durante l’audizione è la mancanza di una disinfestazione “portuale”. Le gomme, le piante, i legnami ecc…, sono alcuni degli esempi di materiali dove si annidano insetti, ragni e organismi molesti e dannosi per l’uomo gli animali e le piante. Così è stata importata la zanzara tigre in Sardegna e il punterolo rosso che ha distrutto gran parte del patrimonio palmizio della nostra isola. Una disinfestazione coordinata nei porti della Sardegna garantirebbe un controllo su alcune infestazioni.
Attualmente i dipendenti dei Centri Provinciali Antinsetti della Sardegna sono 80, neanche un dipendente ogni 3 comuni, se si pensa che il servizio si svolge dodici mesi su dodici e si visitano tutti i territori comunali ogni dieci /quindici giorni il conto del personale è ben fatto.
La commissione lavoro in Consiglio Regionale ha preso l’impegno di approfondire nei prossimi giorni le competenze sui Centri Antinsetti in modo da valutare la gestione del servizio diretta da parte della Regione Sardegna.
I dipendenti riuniti in assemblea a Oristano, si ritengo soddisfatti dell’audizione e dell’impegno preso dalla Commissione e dall’On.le Alfonso Marras.
L'articolo “Infestazioni di insetti in Sardegna, servono più uomini e un coordinamento regionale” proviene da Casteddu On line.