#SeaClean Porto Conte: “Puliamo il mare: sentieri e fondali puliti” Cagliaripad

Oltre cinquanta persone impegnate nella raccolta di rifiuti tra Port Agre e Cala dell’Olandese, tra associazioni, diving, operatori dell’Area Marina Protetta e volontari.

Si chiude la rassegna di Emozioni di Primavera 2019 con l’operazione #SeaClean Porto Conte, “Puliamo il mare: sentieri e fondali puliti”.

Sono stati raccolti dai volontari dell’Associazione Oreste oltre trenta sacchi di plastica e polistirolo, due sacchi di vetro, grossi ingombranti come boe, legnami, attrezzi da pesca, ferro e sedie.

“Il problema più grande -commenta il presidente dell’associazione Domenico Meloni- è che il polistirolo residuo dei pescatori si accumula, si sbriciola e si sedimenta tra i cespugli, di fatto impedendone il recupero”.

“Ci tengo a ringraziare -prosegue Meloni- gli uffici ecologia del comune di Alghero e gli uffici del Parco e dell’Area Marina che hanno lavorato con grande efficienza e sinergia.”

Anche nel tratto di mare tra Cala dell’Olandese e Port Agre, si è svolto un lavoro in sinergia tra l’Associazione Diving professionali di Alghero e l’Associazione Diavoli di mare subAlghero e il Wwf Associazione Sub.

Il problema delle nasse ” In pratica – spiega il presidente dell’Associazione Diving Michele Sanna- la nassa continua a pescare anche quando viene abbandonata, catturando diverse specie di fauna marina. In termini scientifici, si chiama “impatto da pesca fantasma”: polpi, murene, piccoli pesci fanno da esca a specie predatorie più grosse, facendo si che la nassa si trasformi in una trappola di morte.

” I pescatori- dice ancora Sanna- ci tengono alla pulizia del mare, ma non sono in grado di portare a terra i rifiuti che recuperano essendo vietato dalla normativa. Per altro non è previsto lo smaltimento, quindi l’empasse dal punto di vista normativo e al tempo stesso della pratica del recupero a mare congela i pescatori nell’impossibilità di agire.

La buona notizia è che esiste un disegno di legge che prevede importanti sgravi fiscali per il recupero di rifiuti in mare. La speranza è che si trasformi in legge nel più breve tempo possibile”.

Al termine della raccolta il Presidente delle Cantine di Santa Maria la Palma, partner del progetto #SeaClean Porto Conte, ha ringraziato con l’omaggio di una bottiglia di Akenta, uno spumante di vermentino di Sardegna doc prodotto da uve coltivate all’interno del Parco di Porto Conte, lasciato affinare a circa trenta metri di profondità, dentro una speciale cantina subacquea sempre nella baia di Porto Conte.

A conclusione della giornata di sensibilizzazione è stato organizzato, nel giardino botanico di Casa Gioiosa, un rinfresco con diversi prodotti di aziende certificate col marchio del parco.

Il direttore del parco di Porto Conte Mariano Mariani, esprime parole di soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, ma non tralascia di ricordare: “Non abbassiamo la guardia: giornate come queste sono importantissime ma devono essere sempre più frequenti e coinvolgere tutti. Queste tematiche devono entrare prepotentemente nelle scuole, nella società, tra la gente comune per responsabilizzare tutti indistintamente sulla salvaguardia e la tutela del nostro pianeta”.

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