Cagliari, Truzzu contro Zedda: “Vitalizi? Fu il tuo amico Francesco Agus a proporre il bonus ai consiglieri: a son’e corru via dal Comune”. Si infiamma la campagna elettorale a Cagliari al fotofinish. Zedda attacca Truzzu accusando il centrodestra di riproporre i vitalizi. Truzzu al veleno: “Il bonus di fine mandato ai politici sardi è un’indecente proposta di Francesco Agus. Capisco la disperazione di aver perso il potere e capisco il terrore di vedere che anche i suoi sostituti rimangano con un palmo di naso, cacciati, come dicono i cagliaritani, a son’e corru dal Comune”. Truzzu parla di macchina del fango e in un lungo post sulla sua pagina Fb replica duramente alle accuse dell’ex sindaco di Cagliari: “Tagliare i vitalizi di cui beneficiano attualmente gli ex consiglieri regionali e i loro eredi e reinvestire le risorse risparmiate, circa 2,5-3 milioni di euro l’anno, nelle politiche per il lavoro.
Questa la proposta presentata già nella scorsa legislatura da Fratelli d’Italia. Oggi l’ex sindaco fuggiasco Massimo Zedda stravolge la realtà accusando noi di voler ripristinare i vitalizi.
Non è Massimo Zedda a poter dare patenti di moralità a me. Non può lui che ha lasciato Cagliari senza guida per prendere il ben più ricco stipendio da consigliere regionale. Io sto facendo esattamente l’opposto, da consigliere di maggioranza mi candido a sindaco e mi troverò ad affrontare i tanti problemi, primo fra tutti il sistema fallimentare della raccolta porta a porta, che Zedda ci ha lasciato in eredità.
Non possono dare patenti di moralità i suoi amici che hanno imposto di tornare alle elezioni subito per candidare Francesca Ghirra che altrimenti fra un anno non sarebbe stata mai candidata sindaco.
A proposito di amici, vorrei ricordare allo smemorato ex Sindaco che fu il suo attuale capogruppo, Francesco Agus, sul finire della scorsa legislatura a presentare un’indecente proposta di legge che prevedeva uno straordinario bonus di fine mandato per i consiglieri regionali. Quello sì era un vero e proprio privilegio aggiuntivo, che Fratelli d’Italia rifiutò di sottoscrivere e pertanto non non venne mai discusso.
Capisco la disperazione di aver perso il potere e capisco il terrore di vedere che anche i suoi sostituti rimangano con un palmo di naso, cacciati, come dicono i cagliaritani, a son’e corru dal Comune. Non capisco come si possa mentire ai cittadini così impunemente, senza manco pensare al boomerang che sarà per loro questa macchina del fango messa in moto dal primo giorno di campagna elettorale.
Si rassegni ex sindaco, lei non è Berlinguer, non è lei che può farmi la morale. Io a breve sarò il sindaco di tutti. Anche il suo!”, le parole di Truzzu.
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