Dopo un’attenta e puntuale ricostruzione dei fatti andata avanti per sei anni si chiude con l’archiviazione definitiva, richiesta dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia, il procedimento giudiziario nei confronti del direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, degli ex amministratori unici, Carlo Marconi e Alessandro Ramazzotti, e dell’ex credit manager Massimo Cossu. Il pm aveva già richiesto l’archiviazione l’anno scorso: il Giudice per le indagini preliminari aveva disposto un supplemento d’indagine accogliendo la richiesta di opposizione da parte di due dipendenti che sostenevano di essere state soggetti a mobbing da parte dell’azienda e in particolare dal direttore generale. In realtà, come sottolineato ora anche nel provvedimento di archiviazione “Murtas”, si legge nell’atto firmato ieri dal gip Lucia Perra, “agì spinto dall’interesse pubblico di risollevare la società Abbanoa dallo stato di crisi in cui si trova”. Da qui la conclusione del procedimento con l’archiviazione: “Il modo di operare”, prosegue il giudice, “non integra estremi di alcun reato”.
Abbanoa è stata oggetto di un lungo processo di ristrutturazione aziendale che ha avuto come unico obiettivo (prefissato e raggiunto con successo) il superamento del disastro ereditato dalle gestioni frammentate del passato. Anche nella gestione del personale è stato portato avanti una forte riorganizzazione che portava alla valorizzazione delle risorse umane: nessun provvedimento soggettivo ma precise attribuzioni di responsabilità in base alle priorità di servizio ed ai livelli di inquadramento dei responsabili. Lavorare nei servizi pubblici significa sposare l’idea di servizio e continuo cambiamento del lavoro, che si trasforma per soddisfare i clienti e tutelare i cittadini sui temi dell’uso delle risorse e dell’ambiente. L’impegno di Abbanoa è stato riconosciuto a marzo, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, con l’assegnazione alla Camera dei Deputati della menzione speciale per il prestigioso Premio Italiadecide “Amministrazione, Cittadini, Imprese” che quest’anno era riservato alle Società pubbliche dei Servizi idrici integrati.Così la motivazione per la premiazione dell’azienda: “Un efficace esempio di recupero di una situazione deficitaria scarsamente industriale e frammentata (ha aggregato in pochi anni oltre 350 Comuni) che ora marcia su un profilo di efficace e sana gestione”.
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