Mentre diventa “nazionale” il caso della partecipazione del neo sindaco di Cagliari Paolo Truzzu a un vecchio sit in delle Sentinelle in Piedi a Cagliari, con diversi giornali nazionali che ne parlano proprio il giorno della sua elezione, ora parlano anche loro. Le Sentinelle in Piedi, quelli che organizzarono o parteciparono a quei discussi cortei di Marina Piccola e del Bastione. Su tutti Emilio Ghiani, tra i più strenui difensori a Cagliari di quel “diritto della famiglia” rivendicato in quel modo. ” Personalmente ho dei bellissimi ricordi delle veglie cagliaritane delle Sentinelle in Piedi di cui ero co-organizzatore.Ricordo le giornate emozionanti, in cui c’era una squadra di polizia pronta a intervenire per difenderci, il responsabile DIGOS tra di noi a contenere chi si avvicinava per provocare e insultare.
Oggi rivedo quelle foto del 2014, in cui tanti di quei giovani, meno che trentenni, si stanno sposando o si sono gia sposati, e hanno figli, hanno progetti per il loro futuro che vanno oltre le serate in discoteca e le ubriacature col moijito.
Oggi pare che un Uomo (la U maiuscola è volutamente evidenziata) non possa essere eletto Sindaco qualora abbia partecipato ad una o più Veglie?
Il pensiero diffuso è che le Sentinelle in Piedi facciano schifo e meritino, come è successo in numerose occasioni, di essere picchiate, prese a sassate, volgarmente derise dai “veri-democratici”? E ancora piace darsi di gomito tra un risolino colmo di degnazione e una presunta autocoscienza (ed autoattribuzione, soprattutto) della propria “certificata” superiorità morale.
Chi è stato Sentinella in Piedi è stato ricompensato per le persecuzioni subite”, conclude Emilio Ghiani.
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