I maxi cassonetti rossi sono ancora lì. A oltre due mesi di distanza dall’avvio del porta a porta a Stampace, dentro il polo universitario di Studi Umanistici – l’ex clinica Aresu in via San Giorgio – la raccolta dei rifiuti avviene ancora alla vecchia maniera. Dei nuovi mastelli, mini o maxi non fa differenza, non ci sarebbe nemmeno l’ombra, e allora bisogna disfarsi della spazzatura come ai “vecchi tempi”, quando ancora non si dovevano separare carta, plastica, umido, vetro e lattine. Eccolo, nella foto spedita alla nostra redazione da alcuni studenti della facoltà, il panorama del degrado. La puzza è tanta, gabbiani e mosche svolazzano felici e gli universitari, però, sono costretti a tapparsi il naso. “Non sappiamo come sia possibile che, proprio dentro l’Università, il porta a porta non sia ancora partito”, racconta Claudia, una studentessa.
“Speriamo che qualcuno possa rimediare quanto prima, stiamo per affrontare la sessione estiva degli esami e molti di noi resteranno qui sino a fine luglio, con questo tanfo è impossibile, in alcune ore, pure poter passeggiare”.
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