Cagliari, la rabbia dei padroni dei cani: “Troppi incivili al Poetto, vogliamo un’area più grande per i nostri cuccioli” Casteddu On line

Una spiaggia che, ogni sera, si trasforma in un immondezzaio a cielo aperto soprattutto nelle aree frequentate dai giovani. La zona della Quarta fermata strapiena di rifiuti fa quasi gridare vendetta: bottiglie, cartacce, cicche di sigarette e plastica, altro che “tutelare l’ambiente”. E, immancabilmente, è scoppiata la polemica in salsa animalista. “Perchè si condanna sempre la presenza dei cani in spiaggia se poi è l’uomo il vero sporcaccione?”. I lettori di Cagliari Online sono divisi: c’è chi chiede più controlli e multe, chi è pronto a issare barricate pur di non far arrivare i cani in spiaggia e chi, invece fa notare che, con pochi accorgimenti, anche Fido può godersi l’estate al sole in tutta tranquillità. Al Poetto di Cagliari c’è un’area cani – meglio, dovrebbe riaprire i battenti a breve – ed è stata collocata davanti all’ex ospedale Marino. Prima di luglio, però, uno spazio per i quattrozampe, da Marina Piccola al confine quartese, non c’è. E i padroni dei cani sfruttano l’occasione per alzare il tiro: “Vogliamo un’area più grande per i nostri pelosetti, loro sì che sono puliti e hanno il diritto di potersi godere la sabbia e il mare”. Una sorta di tentativo di rivincita nei confronti di chi, al sole sentire un guaito di un meticcio o di un pincher, è pronto a prendere ombrellone e asciugamano e ad andare via dalla spiaggia.

Claudia Barrago ha 26 anni e il suo ultimo cane è Pacho, un Bulldog inglese di sei mesi: “Non l’ho ancora portato al mare, gli altri cani però sì, ma da un po’ di tempo non lo faccio più perchè c’è sempre qualcuno che si lamenta. Ma la spazzatura la lasciano, in spiaggia, gli esseri umani e non gli animali. Vedo tantissime volte i ragazzi che, prima di andare via, lasciano molto rifiuti”, afferma, “un’area cani più grande sarebbe un fatto bellissimo, soprattutto adesso che c’è molto caldo i cani vogliono fare il bagno al mare con noi e non andare nei parchi. Preferisco vedere più cani al Poetto e meno gente che sporca la spiaggia tra bottiglie e sigarette”. D’accordo con un ampliamento dello spazio per i cani anche Ignazio Porru, ottantadue anni, padrone di Chanel, cagnetta di un anno e mezzo: “Purtroppo non posso portarla nello stabilimento balneare che frequento, però al guinzaglio posso farla correre nella spiaggia libera. Un’area più grande serve senz’altro, così stanno bene sia gli animali sia le persone”, sostiene. “Chi sporca sono gli esseri umani, è pieno di incivili che buttano di tutto”.

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