Serramanna si stringe attorno alla famiglia di Gabriele Cipolla con una raccolta fondi: “Così dimostriamo la nostra vicinanza” Casteddu On line

Una raccolta fondi per aiutare la famiglia di Gabriele Cipolla, il giovane ragazzo serramannese di 15 anni che ha perso la vita mercoledì alla stazione dei treni. Il paese si stringe all’immenso dolore dei genitori, del fratello e della sorellina del piccolo campione di calcio, conosciuto e ben voluto da tutti i suoi amici e conoscenti anche dei centri vicini. Una tragedia che ha segnato profondamente tutta la comunità che vuole, in qualche modo, dimostrare la vicinanza in questo triste momento. Per chi volesse contribuire, sono stati posizionati dei contenitori di raccolta presso le attività commerciali del paese. Anche chi risiede in continente, appresa la notizia, ha espresso la volontà di poter stare vicino alla famiglia Cipolla. Si chiede silenzio, per rispetto all’immenso dolore. Una tragedia che non sarebbe dovuta accadere e che, invece, ha portato via per sempre vita e speranze di un giovane ragazzo. Le polemiche in queste circostanze non sono d’aiuto a nessuno, soprattutto alla famiglia e agli amici di Gabriele, che hanno espresso, con poche parole colme di dolore, questa volontà. È impossible però non evidenziare il cattivo esempio dato ai giovani dagli adulti, poiché non è abitudine solo dei giovani e dei giovanissimi attraversare i binari quando le sbarre sono ancora abbassate. Testimoni oculari di ciò sono soprattutto i capo treni e i macchinisti che ogni giorno assistono a questi scenari imprudenti, richiamando gli incauti passeggeri con avvisi sonori.

 

È da evidenziare anche il fatto che Serramanna non è ancora provvista di un sottopassaggio regolare. Da anni è in corso un contenzioso tra il Comune e la società del gruppo Fs riguardo alle opere parallele alla realizzazione del doppio binario. Osservando bene le carte, si evidenzia che il sottopasso aperto è quello riservato  agli utenti delle ferrovie. Per disabili, pedoni e per chi deve attraversare i binari con un mezzo a due ruote non è ancora usufruibile il passaggio. Pochi giorni fa, durante il consiglio comunale del 3 giugno, il consigliere Carlo Pahler ha mosso la questione. “Si sta ancora aspettando che il Consiglio di Stato – ha affermato Pahler – si pronunci nella causa Rfi e Comune di Serramanna che non vuole prendersi in carico le opere. Il destino è scritto come a Samassi e a Villasor: dobbiamo chiudere i passaggi a livello per la sicurezza della popolazione”. Il diverbio nasce dal fatto che il comune si deve prendere a carico il sottopassaggio stradale con la gestione delle pompe sommerse, le opere realizzate (circa 5 passaggi) e concludere le opere di urbanizzazione. Pahler, il 13 giugno, ha incontrato il direttore Rfi Sardegna “il quale si rende disponibile ad anticipare i tempi se vi è la disponibilità dell’amministrazione comunale al fine di migliorare la sicurezza della rete”.

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