Cagliari, spazzata via una gang dello spaccio in via Seruci: tutti i nomi degli arrestati Casteddu On line

Eseguite dalla Polizia di Stato dodici misure cautelari richieste dalla Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.  

Nella prima mattinata odierna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari nella persona del Sostituto Procuratore dott.ssa Rossana ALLIERI, la Squadra Mobile della Polizia di Stato della Questura di Cagliari ha eseguito undici misure cautelari in carcere nei confronti delle seguenti persone:

  1.  BUSU Alessandro, nato a Cagliari classe 1986,ivi residente;
  2. CABONI Federico, nato a Cagliari classe 1992,residente a Villasor ;
  3. CHERBI Michale, nato a Cagliari classe 1993 ivi residente;
  4. COCCODI Stefano  nato a San Sperate classe 1961, ivi residente;
  5. DEGIOANNIS Francesco, nato a Cagliari classe 1978 ivi residente;
  6. MOLINAS Manuel, nato a Cagliari classe 1986 ivi residente ;
  7. MURA Fabiana, nata a Cagliari classe 1987, ivi residente;
  8. MURTAS Omarnato a Cagliari classe 1985 ivi residente;
  9. PANI Martino Flavio nato a Cagliari classe 1995 residente a Quartucciu;
  10. SCANO Alessio nato a Cagliari classe 1982 residente a Monserrato;
  11. SOLINAS Andrea nato a Cagliari classe 1986 residente a Villasimius
  12. MANCA Christian, nato a Cagliari il 11.09.1985, residente a Burcei

 

 

Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte dagli Agenti della Squadra Mobile sezione criminalità diffusa ed extracomunitaria, riguardano l’attività di spaccio che si è verificata a Cagliari in via Seruci nr.3, tra il 2018 e il 2019.

Le indagini hanno permesso di ricostruire i traffici delittuosi posti in essere dagli indagati, che avevano creato nelle palazzine di via Seruci un vero e proprio mercato della droga che spaziava dalla cocaina, alla eroina, sino allo speedball.

Attività di intercettazioni telefoniche, sistemi di video riprese, tradizionali servizi di osservazione, acquisti simulati di stupefacente operati da agenti sotto copertura, ed escussioni rese da numerosi acquirenti dello stupefacente, hanno costituito il nucleo centrale dell’indagine.

Si è documentato da parte della Polizia di Stato l’esistenza di un gruppo stabilmente organizzato che operava senza soluzione di continuità anche nei giorni festivi, sotto la costante sorveglianza di vedette pronte a segnalare ogni possibile “presenza pericolosa”.

Le cessioni venivano operate attraverso un sistema standardizzato, ovvero i tossicodipendenti venivano radunati dai sodali del gruppo nei pressi della palazzina di via Seruci nr.3, poi venivano indirizzati all’ingresso del palazzo ove facevano le ordinazioni e pagavano anticipatamente il corrispettivo richiesto ,quindi lo spacciatore di turno saliva ai piani superiori prendendo le dosi già preparate.

Rilevanti ai fini delle indagini sono state le varie intercettazioni telefoniche in cui gli indagati nelle varie conversazioni, talvolta utilizzando un linguaggio criptico, facevano riferimento all’attività illegale oggetto di indagine.

Un ruolo primario all’interno dell’organizzazione ha avuto Degioannis che operava come promotore, organizzatore e finanziatore del gruppo, con l’attiva collaborazione di Busu che si interfacciava nel corso delle indagini non solo con il Degioannis, ma anche con gli altri partecipi dell’organizzazione criminale impartendo loro una serie di direttive.

Un ruolo rilevante ha avuto altresì la componente donne del gruppo, fra cui in particolare Fabiana Mura che, partecipando all’attività delinquenziale, ha fornito la propria abitazione come base logistica del gruppo criminale.

Di rilievo, ma non tale da determinare l’emissione di una misura restrittiva, è stato il contributo fornito da altre due donne, la moglie del di Degioannis, e la compagna di Busu.

Gli altri sodali svolgevano prevalentemente l’attività di vedette, stazionando nei pressi delle palazzine ove avveniva lo spaccio con il fine specifico di avvertire i propri soci in affari dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia di cedere la droga agli acquirenti consegnando le dosi e ricevendo il denaro.

Nel corso dell’indagine sono state tratte in arresto nr.16 persone, ed è stata sequestrata complessivamente eroina per grammi 196,013, cocaina per grammi 70,6, mix di eroina e cocaina per grammi 34,664, metadone per mg 75 ed un totale di dosi pronte allo spaccio sequestrate per un numero di 1.689.

 

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