Hanno visto gli operai comunali in azione e, per un momento, hanno “sperato” che il restyling di via Is Mirrions riguardasse anche la pista ciclabile, ma così non è stato. I mezzi pesanti stanno solamente bitumando le corsie per le automobili, e anche per i prossimi giorni, da via Cadello a via Emilia, regnerà il caos. Ma loro, i negozianti della strada che porta il nome del rione popolare cagliaritano, approfittano comunque della situazione per lanciare un appello al neo sindaco Paolo Truzzu: “La pista ciclabile non viene utilizzata da nessuno, meglio spostarla sul lato dove c’è l’ospedale”.Tra gli obiettivi di Truzzu, effettivamente, c’è anche quello di verificare quali siano le piste ciclabili “inutili”, come ha affermato in campagna elettorale. Non solo: quella striscia rossa dedicata agli amanti delle due ruote senza motore, a chi ha un’attività commerciale a Is Mirrionis, non è mai andata giù. E, sia i negozianti storici che quelli nuovi, concordano sulla necessità, se non proprio di eliminarla, almeno di spostarla.
Mustapha Azzam, 57 anni, da quattro gestisce una parafarmacia: “Qui la pista ciclabile è poco utilizzata, è giusto che anche l’Italia si adegui all’Europa, ma su questo lato dove ci sono le attività commerciali porta solo disagi, molti automobilisti vorrebbero parcheggiare due secondi in seconda fila. Meglio spostarla dall’altro lato”. Michele Dessì gestisce un negozio di idraulica: “Affari calati del venti per cento e più traffico perchè hanno ridotto le carreggiate e levato parcheggi. Questa pista ciclabile va eliminata, ci passano pochissimi ciclisti e quelli che la utilizzano non rispettano gli incroci. Spostarla dove c’è il Santissima Trinità? Effettivamente è una buona idea, ma facendola bene, non realizzando un chilometro di ciclabile che finisce nel nulla”. Roberto Mocci, da anni anche nel team del consorzio dei commercianti della via Is Mirrionis, concorda: “Le piste ciclabili possono essere utili ma qui non siamo al Poetto. Nella logica del commercio della strada va fatta una modifica, spostandola nel tratto non commerciale, quello senza negozi. Nel nostro lato, invece, servono più parcheggi”.
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