Cagliari, un maxi impianto fotovoltaico per il potabilizzatore di San Michele Casteddu On line

Un risparmio di 501mila megawattora all’anno, l’equivalente di quasi 100 tonnellate di emissioni di anidride carbonica eliminate, grazie all’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico al potabilizzatore di San Michele a Cagliari. Sarà il più grande presente in città. Abbanoa sta puntando sulle energie rinnovabili per far fronte ai notevoli consumi di energia elettrica degli impianti di trattamento delle acque e dei reflui. Lo fa con un ambizioso piano di installazione di sistemi che sfruttano il sole e il vento: fonti di energia pulite ed inesauribili che nella nostra Isola di certo non mancano.

L’attivazione. Domani, mercoledì 26 giugno 2019, i tecnici del Gestore assieme alle squadre di E-Distribuzione collegheranno alla rete elettrica il sistema di pannelli fotovoltaici installati sopra gli edifici Abbanoa di via Cornalias. Sono state sfruttate tutte le superfici a disposizione: non solo quelle del potabilizzazione, ma anche le coperture dei vicini locali che ospitano gli sportelli commerciali, i magazzini e gli uffici tecnici del Distretto di Cagliari. Le operazioni saranno eseguite tra le 9 e le 15 e comporteranno la sospensione della produzione di acqua potabile, ma non ci sarà alcuna ripercussione nel servizio all’utenza grazie a una serie di manovre in rete, alle scorte accumulate nei serbatoi e alla risorsa idrica in arrivo dal potabilizzatore di Simbirizzi.

Gli impianti. Complessivamente in tutta la Sardegna Abbanoa sta realizzando 21 sistemi fotovoltaici e 2 pale eoliche nei principali 23 impianti. Oltre a San Michele al servizio della città di Cagliari sono interessati i potabilizzatori di Truncu Reale al servizio di Sassari, Porto Torres e Stintino, di Villagrande Strisaili al servizio di diversi centri dell’Ogliastra, di Silì al servizio di Oristano e diversi centri della provincia, di Jann’e Ferru al servizio di Nuoro e di diversi centri della provincia, di Monteleone Roccadoria al servizio di Macomer, Bosa, Bonorva e centri limitrofi, gli impianti di Sanluri, Arbus, Nuxis, Isili, Bessude, Monte Agnese ad Alghero, Pattada, Sedini, Agnata in Gallura, Olbia e Villacidro. I depuratori interessati sono quelli di Nuoro, Stintino, Arborea, Curcuris e Sorso. Le pale eoliche, invece, sono state installate nel potabilizzatore di Simbirizzi al servizio di tutta l’area metropolitana di Cagliari e nel depuratore di San Giovanni Suergiu.

 

I numeri. L’attivazione degli impianti fotovoltaici ed eolici consentirà complessivamente un abbattimento dell’emissione di anidride carbonica pari a 627 tonnellate all’anno. Dal punto di vista economico il risparmio sarà di circa mezzo milione di euro. Gran parte della potenza elettrica installata dipenderà dai 23 impianti fotovoltaici (2420 chilowatt) mentre le due pale eoliche avranno una potenza elettrica installata di 120 chilowatt. L’energia annua prodotta sarà di 3.350 megawattora. L’impianto con la produzione stimata più alta sarà proprio il potabilizzatore di San Michele a Cagliari con 501,71 megawattora all’anno pari a quasi il 15 per cento dei suoi consumi mentre l’impianto con maggiore copertura dall’energia garantita dal fotovoltaico sarà il potabilizzatore di Arbus con una copertura di quasi il 75% dei proprio consumi, pari a 152,52 megawattora all’anno.

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