I profumi del wurstel, della salsiccia e delle cipolle stanno per lasciare, dopo decenni, lo storico spazio accanto al Cavalluccio Marino, al Poetto. La nuova “casa” è in via Stromboli: lì, gli operai comunali hanno ultimato gli allacci elettrici dopo quasi due anni di lavori. Adesso mancano solo loro, i “caddozzoni”. Quando avverrà il trasferimento? Forse proprio nel bel mezzo della stagione estiva. Un’eventualità che fa tremare loro le vene nei polsi, come conferma Barbara Pani, titolare dello storico “Baffo” e figlia dell’indimenticabile Marinella, morta un anno fa: “Un gruppo di miei colleghi è andato a parlare in Comune con chi si sta occupando della questione, negli uffici delle Attività produttive. Hanno comunicato che bisogna attendere la formazione della nuova Giunta comunale e poi potrà avvenire il trasferimento”. Tutto bene, quindi? Non proprio: “Non possono spostarci nel bel mezzo dell’estate, per noi sarebbe una disgrazia, è il periodo dell’anno dove guadagniamo di più. Siamo pronti, tutti insieme, a fare le barricate”, tuona la Pani. Sono sei, in totale, i “caddozzoni” che devono levare le tende: tutta l’area attualmente occupata deve diventare, da progetto (approvato dall’ex Giunta di Massimo Zedda), interamente pedonale.
“Il Comune non ci sta dando nemmeno un euro per il pagamento delle spese del trasloco, il solo spostamento del camion bar costa non meno di duemila o tremila euro. Noi”, prosegue la commerciante, “abbiamo dovuto comprare un altro furgone che sarà inizialmente posizionato in via Stromboli, mentre quello attuale dovrà essere ristrutturato, e sarà un’altra spesa”. Ma l’appello-sos rimane comunque uno: “No al trasloco durante l’estate, al massimo se ne può parlare a partire da ottobre”.
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