L’estate 2019 è scoppiata anche al Poetto di Cagliari e, con l’arrivo dei bagnanti, sono comparsi puntualmente anche i venditori che, dalla Sella del Diavolo sino alla porzione di Quartu Sant’Elena, propongono asciugamani, occhiali, bracciali, palloni, salvagenti e vestiti. Un “classico” di tutte le estati, ma stavolta c’è la dura presa di posizione della Lega che, con il coordinatore sardo Eugenio Zoffili, tuona contro chi cerca di guadagnare qualche euro scarpinando anche sotto quaranta gradi, carico di merce ma senza nessuna autorizzazione: “Via i vucumprà dalle spiagge sarde, sono pronto a segnalare tutti i casi più urgenti a Matteo Salvini”. Nulla di nuovo, la lotta all’abusivismo è da sempre tra i principali punti “politici” del Carroccio. In una normalissima giornata di giugno, con la spiaggia affollata, c’è chi propone di tutto: dagli asciugamani alle racchette da beach tennis sino agli immancabili “braccialetti portafortuna da un euro”. Molti i “no, grazie”, ma c’è anche chi tira fuori dalle sacche il portafoglio e acquista. E, come da “tradizione”, dello scontrino nemmeno l’ombra.
Franco Murgia, pensionato di sessantasei anni, frequenta la Quinta fermata del Poetto: “Sono a favore della Lega, sono troppi e molti non pagano le tasse, almeno vanno regolarizzati. Non ho mai acquistato nulla da loro, preferisco offrirgli un caffè in uno dei baretti”. Rinaldo Mua ha 67 anni ed è un ex commerciante di carne: “Sono molti i venditori, cercano di vendermi teli, asciugamani e occhiali, è un disturbo mentre prendo il sole, non ho mai acquistato nulla, sono d’accordo con la proposta della Lega”. Guido Loi, 72enne cagliaritano doc e da sempre frequentatore del Poetto, promuove solo in parte la proposta leghista: “Sono esseri umani come noi che cercano di guadagnarsi il pane, qualche volta ho pure acquistato qualcosa ma vanno assolutamente regolarizzati”.
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