“Si rischia uno stallo peggiore di quello in cui già si trova la Regione Sardegna a causa di una serie di nomine dirigenziali di dubbia legittimità. Alcune scelte del Governo Solinas potrebbero mettere a serio rischio le azioni di giunta, in quanto parrebbero prive dei titoli necessari per dare legittimità alle firme poste sugli atti. Queste nomine appaiono dettate più dagli equilibri di ripartizione tra le forze di governo che non in base ai requisiti necessari per gli incarichi.
La Regione, inoltre, risulta non pervenuta su tanti problemi che incombono nell’Isola, primo fra tutti quello delle vertenze industriali, dove non è presente né il governo nazionale, né le componenti della maggioranza nazionale e regionale. Sono, inoltre, fermi diversi importanti bandi per cultura e sport, che mettono a rischio l’annualità di centinaia di realtà organizzate dell’Isola. Ancora: il totale blocco del Consiglio Regionale, che a diversi mesi dall’insediamento non ha portato avanti nessun atto in grado di sviluppare un’azione di riforma di governo, ma ha discusso solamente del ripristino dei vitalizi. Tutto tace anche sulle enormi esercitazioni militari, esercitazioni molto pesanti e di grande rilevanza, che si sono svolte durante questi mesi nei poligoni sardi. In ultimo, con l’applicazione di QUOTA 100 il sistema pubblico sardo, sanitario e non, subirà uno tsunami di enorme portata, di cui nessuno, all’interno della maggioranza del governo regionale, sembrerebbe capacitarsi. Un’ondata che porterà a rischio di chiusura ospedali interi della nostra regione e metterà in discussione il servizio sanitario pubblico, oltre che altri servizi essenziali.
Di tutto questo la maggioranza di governo non si occupa, ma si occupa di una ripartizione di potere portata all’esasperazione e concretizzata con modalità che rischiano di creare più danni di quanti si possa immaginare.
Non basta il faccione di Salvini, che gridando “prima i sardi” tutela soltanto i padani prendendo in giro il popolo sardo per interposta persona, con il viceconsole Solinas, Presidente della Regione. Una Regione che ormai è allo sbando, senza bussola, senza guida e senza capacità di governo. Siamo molto preoccupati e ci organizzeremo per una mobilitazione molto presto”.
Luca Pizzuto
Coord. reg. Articolo UNO – Sardegna
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