Primo passo per la denominazione di origine controllata e garantita (Docg) per la Malvasia di Bosa, già vino Doc. Il Consorzio di tutela, che ha già in carico l’80% della produzione, ha infatti ottenuto dal ministero dell’Agricoltura il riconoscimento “Erga omnes”, in pratica il controllo della Doc in tutta la Planargia e non solo tra i soci aderenti.
“E’ una tappa fondamentale per la nostra Malvasia, quella che segna l’inizio del percorso per la Docg già in cantiere – spiega il responsabile del Consorzio Giovanni Porcu – Stiamo sterzando verso orizzonti diversi: più qualità, dalla vigna alla vendita, e maggiori controlli con gli agenti vigilatori che collaborano con l’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi. Finalmente la Malvasia di Bosa Doc ha il posto che gli spetta nel panorama enologico internazionale”.
L’unico vino che in Sardegna può fregiarsi della Docg è il Vermentino di Gallura. Rarissimo anche l’Erga omnes: l’ha ottenuto solo un altro consorzio, Alghero Doc. La Malvasia di Bosa, dal colore giallo paglierino, con un profumo intenso e deciso classico dei vini aromatici, nelle sue varianti ha con il territorio un legame antichissimo e documentato. Veniva vinificato già in periodo nuragico, affinato poi dai Templari della Planargia.
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