Il Premio Solinas nasce nel 1986 per rendere omaggio alla figura e all’opera di Franco Solinas, scrittore e sceneggiatore scomparso prematuramente nel 1982 autore del romanzo Squarciò, e di film come La battaglia di Algeri, Kapò, e Queimada di Gillo Pontecorvo, L’Amerikano di Costa-Gavras e Mr. Klein di Joseph Losey. Maestro nell’arte di raccontare storie per immagini costruite con passione ed impegno e una rara consapevolezza del mestiere di sceneggiatore quale artefice chiave assieme al regista e al produttore per la riuscita di un film.
Quest’anno sono dieci i finalisti del Premio Solinas che concorrono al miglior documentario per il cinema.
A deciderlo è stata la giuria del concorso, organizzata in collaborazione con Apollo11, che ha esaminato 65 lavori. Oltre ai 6mila euro per il vincitore, saranno assegnate anche le “Borse di sviluppo” per la sceneggiatura, pari a 4mila euro da suddividere tra gli stessi finalisti.
Ecco i nomi: Andata e Ritorno di Gianluca Matarrese e Mattia Colombo; Confini di Riccardo Campagna e Federico Savonitto; I Sognatori di Chiara Bazzoli e Chiara Cremaschi; L’ultimo giorno di Cristina Picchi; La Lingua salvata di Francesca Pirani; Microfisica del paesaggio di Ennio Eduardo Donato; Non è Roma di Virginia Eleuteri Serpieri; Punta del diavolo di Chiara Caterina; Quel profeta di mio zio di Giuman Giallo; Se non mi odi, non mi ami di Giovanni Andrea Caruso.
Gli autori che accedono alla seconda fase del concorso dovranno presentare alla giuria, in pochi minuti, il progetto.
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