Sedici anni di carcere per aver ucciso Manuel Careddu, lo scorso undici settembre, nei pressi del lago Omodeo. Questa la decisione, in primo grado, della giudicessa del tribunale per i minorenni di Cagliari Michela Capone, nei confronti dei due minori – una ragazza e un ragazzo, oggi maggiorenne ma diciassettenne all’epoca dei fatti – al termine del processo col rito abbreviato. I due si trovano già in carcere: lei a Roma, lui a Quartucciu. La pena, rispetto alla richiesta avanzata sette il ventisei giugno scorso dalla procuratrice Anna Cau e dalla sostituta Maria Chiara Manganello, è stata “ridotta”: da diciotto a sedici anni.
L’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale del padre di Manuel Careddu, spiega che “la giudicessa Capone è stata molto brava e umana nello spiegare ai genitori, sia a quelli della vittima sia a quelli dei due assassini, il motivo di questa condanna, con la speranza che prima o poi chi ha compiuto questo crimine possa ravvedersi e comprendere, appieno, la gravità del fatto”.
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