Un calvario lungo circa due anni e che non è finito, quello che sta vivendo un 65enne, nato a Serrenti ma residente a Cagliari. C’è un esposto contro ignoti e un’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Enrico Lussu. Ma cosa è successo? Stando al carteggio prodotto dall’avvocatessa Sabina Contu, che tutela legalmente il 65enne, l’uomo è stato all’ospedale Santissima Trinità due anni fa: il 22 febbraio 2017 si reca nella struttura ospedaliera perchè lamenta “una paralisi completa del settimo nervo cranico destro” e viene ricoverato in Day Hospital. Poi, tra il ventisei e il 27 maggio, nuovo ricovero con tanto di risonanza: emerge “un’immagine morfologica tondeggiante di undici millimetri alla parotide destra di incerta interpretazione”. I dolori non accennano a diminuire, e il nove giugno gli viene trovata “una lesione ulcerativa cutanea” alla pelle. Viene mandato nel reparto di Dermatologia e un medico gli spiega che si tratta di “una puntura da ragno violino”, e gli viene prescritto un antibiotico. Tutto a posto? Macchè: il ventotto giugno all’anziano gli viene trovata “una formazione linfonodale” al collo. La presunta puntura sul viso, intanto, non guarisce, e il 12 e ventuno dicembre 2017, grazie a un controllo medico effettuato all’Oncologico, si scopre “un carcinoma cutaneo basocellulare infiltrante”. Una scoperta che, come scrive l’avvocatessa, sarebbe avvenuta “con oltre sei mesi di ritardo”. Il 65enne vola a Milano, dai medici dello Ieo, dove subisce “un invasivo ma necessario svuotamento laterocervicale”. Dopo la convalescenza, il paziente ha incaricato un altro medico “al fine di procedere ad accertamenti medico legali in tema di responsabilità civile e penale per i fatti” capitati.
L’uomo è attualmente in cura ed è sottoposto a una terapia molto pesante. L’avvocatessa Contu preme per sapere la verità, ecco perchè ha protocollato un esposto a dicembre 2018: “La puntura di ragno guarisce con l’antibiotico, se la situazione non cambia” solitamente “la buona pratica e l’alleanza terapeutica che lega medico e paziente, richiede che si approfondisca”, così si legge nelle cinque pagine dell’esposto presentato. Il caso è all’attenzione del pm Lussu, che vuole vederci chiaro con l’aiuto di un dermatologo. Bisogna capire se ci siano state o meno delle “colpe mediche”. Intanto, la vita del 65enne è precipitata, “coinvolgendo anche l’ambiente familiare, con danni morali ed esistenziali”.
L'articolo Cagliari, non è la puntura del ragno violino ma un tumore alla pelle: aperta un’inchiesta proviene da Casteddu On line.