I passeggeri di un volo New York-Londra hanno senza dubbio avuto paura per le loro vite nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio. Un aereo Virgin Atlantic è dovuto atterrare con urgenza dopo l’incendio a bordo. I 217 viaggiatori sono stati evacuati in sicurezza all’aeroporto internazionale Logan di Boston. Tutto è partito da un posto che ha preso fuoco quando l’aereo era in rotta per l’aeroporto di Heathrow a Londra. Un passeggero avvertì il capitano. Il fatto: una batteria del telefono al litio che ha preso fuoco. Il motivo per cui il dispositivo è improvvisamente esploso non è ancora noto. Non è insolito che le batterie al litio causino incidenti. L’uso del caricatore del telefono sbagliato sulla batteria o il caricamento eccessivo della batteria potrebbero causare il surriscaldamento. Dopo l’atterraggio, gli investigatori hanno scoperto una batteria del telefono carbonizzato che sarebbe stata la fonte dell’incendio. Nessun passeggero è rimasto ferito e una persona ha rifiutato il ricovero in ospedale a seguito di inalazione del fumo. La compagnia aerea Virgin confermando l’episodio confermò a spiegato che il volo era stato dirottato a Boston a causa dei fumi visti a bordo. Negli ultimi anni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono stati segnalati molti incidenti dopo l’esplosione di sigarette elettroniche, smartphone o semplici batterie. Le normative europee e statunitensi vietano ai passeggeri di trasportare bagaglio a mano e bagaglio registrato con una batteria al litio con una potenza superiore a 160 watt. D’altra parte, sono consentite batterie con una potenza massima di 160 watt. Non si tratta dell’unico caso con circostanze simili.
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