Ancora una volta bambini lasciati sotto il sole cocente. Le tragedie sono avvenute in due nazioni europee. Il primo, in Francia, un bambino di un anno, è stato trasportato in emergenza dove è morto, dopo essere stato dimenticato domenica dai suoi genitori nella loro auto vicino a Pithiviers (Loiret) con una temperatura esterna superiore a 30 ° C. Lo ha annunciato Mercoledì il procuratore della Repubblica di Orleans. Il bambino era stato dimenticato per più di due ore domenica a mezzogiorno dai suoi genitori, di fronte alla casa di famiglia a Gaubertin. Soffrendo di una grave disidratazione, il bambino era stato ricoverato nell’ospedale di Orléans in prognosi riservata. Arrestati i genitori, sono stati rilasciati per consentire loro di andare al capezzale del figlio. Secondo il pubblico ministero, si trattava di “persone inserite, che non sono note ai servizi sociali”. Altra tragedia è avvenuta in Croazia, dove una bambina di quattro anni è morta perché suo padre l’aveva lasciata nell’auto chiusa mentre andava dal barbiere. La bambina è morta all’ospedale per bambini di Rijeka a causa dei gravi danni agli organi vitali che aveva subito causati da shock termico e disidratazione. Il padre di 33 anni aveva parcheggiato l’auto lo scorso giovedì vicino alla città costiera di Rovigno, sulla penisola istriana. Poiché la figlia dormiva, la lasciò nel veicolo bloccando le portiere e andò dal barbiere. Le condizioni della piccola sono da subito apparse gravissime e per giorni è rimasta attaccata al respiratore artificiale nella clinica di Fiume dove era stata trasportata. Martedì il tragico epilogo. Il padre, è stato denunciato. Ogni volta che la cronaca riporta questo tipo di tragedie, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sembra impossibile che possa succedere. Eppure i casi di bambini piccoli che muoiono dimenticati in auto sui sedili o legati al seggiolino non sono così rari e capitano in famiglie normalissime ed a genitori apparentemente impeccabili e incapaci di fare del male ai propri figli. Per i bambini restare in auto è molto più pericoloso che per gli adulti. Si chiama ipertermia, la loro temperatura corporea si alza più velocemente. Può arrivare già dopo 20 minuti e la morte sopraggiungere in due ore secondo quanto spiega un opuscolo del ministero della Sanità. In auto poi la temperatura può toccare i 40 gradi anche se fuori ce ne sono poco più di 20. Quest’ennesimi drammi però devono essere da monito affinché non accadano mai più.
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