Una condanna a dieci anni e mezzo e un’assoluzione per non aver commesso il fatto. Si è chiuso così, dopo oltre due ore di camera di consiglio, il processo per la morte di Vincenzo Crisponi, picchiato a Capoterra il 13 febbraio 2018 e poi morto – secondo l’accusa – a seguito di quel pestaggio.
La Corte d’Assise di Cagliari, presieduta dalla giudice Tiziana Marogna, ha accolto la richiesta di condanna formulata dal pm Gaetano Porcu nei confronti di Ignazio Siddi, 44 anni, che materialmente avrebbe picchiato il 56enne, assolvendo invece l’amico Francesco Farigu, di 42, per il quale l’accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni e mezzo. Secondo la Procura il litigio che avrebbe innescato il pestaggio sarebbe nato per una banale disputa su uno spinello.
Vincenzo Crisponi era arrivato in piazza a Capoterra con il suo scooter e, dopo un diverbio, Siddi (difeso dagli avvocati Marco Podda e Antonello Garau) avrebbe iniziato a colpirlo, mentre Farigu (assistito dal legale Marco Lisu) gli teneva il cane. Entrambi erano accusati di omicidio preterintenzionale. Ai vari componenti della famiglia Crisponi, costituitisi parte civile con gli avvocati Salvatore Casula e Georgia Demurtas, è stata riconosciuta una provvisionale di 105 mila euro.
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