Risparmi per 2 milioni di euro e assegna decurtati sino a un massimo di 1.200 euro. Sono gli effetti della legge sul taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali della Sardegna, in tutto 309, approvata ieri dall’Aula. Felicetto Contu, 91 anni e sei legislature alle spalle, è quello che in proporzione perderà di più: da 5.084 euro netti incassati con l’ultimo vitalizio, dal prossimo mese dovrebbe prenderne quasi 1.200 in meno: un taglio del 23,50%.
Sforbiciata robusta anche per Claudia Lombardo, classe 1972, in pensione a 41 anni dopo quattro legislature, l’ultima da presidente del Consiglio regionale. Il taglio, in questo caso che per la giovane età della pensionata che si guadagnò più di un titolo sui giornali, è del 18,84%: l’ex consigliera di Forza Italia passerà da 4.999 a 4.070 euro netti al mese.
Sospeso da quando è stato rieletto in Aula l’assegno dell’altro “baby” pensionato, Andrea Biancareddu (53 anni), attuale assessore regionale alla Cultura: già nei mesi precedenti l’importo era stato ricalcolato e ridotto – per via delle regole sul cumulo di stipendio e vitalizio – a poco più di mille euro, ma partiva da una base di circa 5mila euro: anche questa, stando ai calcoli degli uffici del Consiglio regionale, verrà comunque ridotta.
Su 309 assegni da rideterminare, 34 invece non saranno ritoccati. Sono in molti casi quelli di ex consiglieri di lungo corso come Paolo Fadda, eletto dalla nona alla tredicesima legislatura: le simulazioni dicono che il suo vitalizio non sarà ricalcolato e dunque rimarrà di 5.489 euro.
Dovrebbe subire un taglio anche i vitalizi dei ‘nuovi’ pensionati, quelli che hanno iniziato a percepire la rendita ad aprile. Tra questi Mario Floris (Uds), Luigi Lotto (Pd), Siro Marroccu (Pd), Silvio Lai (Pd) e Attilio Dedoni (Riformatori).
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