Il Bastione di Saint Remy a Cagliari chiuso la notte? “Sì, se non si riesce a trovare un’altro modo per evitare questi scempi è molto meglio”. Non utilizza mezze misure Antonio Spada. Ottantuno anni, da decenni gestisce un negozio di quadri in via Università. Meglio, la sua personale bottega d’arte. Frequentata ogni giorno da turisti, nell’ultimo periodo è capitato che “siano arrivate lamentele” per il Bastione sfregiato, tra marmi rotti e plexiglass fracassato, tra scritte sulle antiche pietre e bottiglie e cartacce abbandonate sulla terrazza panoramica e sulla lunga scalinata. “Molto meglio tenerlo aperto solamente di giorno, e chi deve organizzare feste si sposti a Su Siccu, dove può fare quello che vuole. Se il divertimento porta a scempi e immondezzai, meglio organizzare gli eventi altrove”, sentenzia Spada. Che, per sua fortuna, chiude quando c’è ancora luce.
“Vado via verso le venti, non ci sono mai la notte. Gli orari di chiusura del Bastione? Li decida chi deve tutelarlo, è un bene da proteggere e ogni danno significa tanti soldi da spendere”, e ovviamente si tratta di riparazioni a carico “di noi cittadini”.
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