Persa ogni speranza di accedere alle cure sperimentali con il protocollo di Brainstorm, Paolo Palumbo, l’oristanese più giovane malato di Sla d’Europa, non si arrende. Dopo la delusione per la truffa di cui è stato vittima assieme alla sua famiglia quando tentava di ottenere le cure in in Israele, ha deciso di continuare a combattere annunciando la volontà di creare una struttura di accoglienza per disabili e malati di Sla. “Un luogo – spiega – lontano dalle atmosfere ospedaliere e vicino invece all’idea di libertà e serenità”.
Il progetto potrebbe partire subito utilizzando i 160 mila euro raccolti sulla piattaforma web per coprire i costi della cura sperimentale, quando ancora non sapeva di essere stato truffato da qualcuno che aveva intercettato le mail per cercare di sottrargli il denaro. Palumbo ha chiesto il via libera all’utilizzo delle somme ai singoli donatori dando a tutti la possibilità di riavere indietro i soldi versati. Maggiori dettagli sul progetto saranno resi noti in una conferenza stampa che sarà convocata nei prossimi giorni a Oristano.
Palumbo era finito al centro di un caso internazionale dopo il suo tentativo di accesso alla terapia innovativa Brainstorm per la quale aveva avviato una raccolta di fondi finita nel mirino di ignoti, probabilmente stranieri, che hanno tentato, attraverso il web, di dirottare le risorse raccolte, 160 mila euro appunto. La vicenda era stata smascherata dopo che i responsabili della sperimentazione avevano fatto sapere di non aver avuto alcun rapporto con la famiglia dello chef. da qui la decisione di Palumbo di sporgere una formale denuncia alla Polizia postale, che ora sta indagando.
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