Si apre uno spiraglio per i 500 lavoratori delle società del Project financing nuorese, dopo la delibera dell’Ats che dall’1 agosto 2019 revoca l’affidamento dei servizi al Polo Sanitario della Sardegna Centrale (Pssc) di cui sono dipendenti, revoca che apre le porte al licenziamento dei lavoratori. La delibera dell’Ats è stata bloccata in seguito alla riunione congiunta nelle commissioni Lavoro e Sanità in Consiglio regionale. Nella riunione sono state ascoltate le ragioni dei titolari delle aziende del Pssc, che erogano i servizi nelle strutture sanitarie del nuorese per conto del Project – annullato in autotutela nel 2016 perché ritenuto illegittimo – e che dal primo agosto saranno esentate dalle prestazioni. Sui rischi per il futuro occupazionale dei circa 500 lavoratori impiegati sono intervenuti Anna Maria Giuntini per la “Ph facility srl”.
“Finora abbiamo ricevute piccole contestazioni senza però possibilità di contradditorio da parte dell’allora Asl con cui vantiamo un credito di oltre 2milioni di euro. Ci hanno decurtato una serie di fatture con contestazioni strumentali e con un aumento di superfici da pulire, rispetto alle iniziali indicazioni”. Antonio Esposito per la “Aep Multiservizi”, che gestisce il portierato, ha già avviato le procedure per il licenziamento collettivo mentre la società subentrate, nel frattempo, ha già dichiarato esuberi e un taglio delle retribuzioni del 30%. “Noi gli stipendi li abbiamo sempre pagati puntuali nonostante l’Ats debba ancora saldare fatture per circa cinque milioni di euro, ha affermato Giampaolo Di Festa che, con la “Consorzio nazionale servizi”, gestisce il servizio delle mense.
“Oltre un terzo delle attrezzature è di nostra proprietà e non ho neppure ricevuto una comunicazione ufficiale che mi dica che dal 1 agosto dovrò cessare la fornitura di servizi essenziali per il funzionamento del sistema sanitario” ha aggiunto Roberto Zedda (Arionline srl) per le forniture di software, hardware e gestione reti. I consiglieri Talana (Fi), Cuccu (M5S), Caddeo (Progressisti), Stara (Progressisti), Manca (M5S), Agus (Progressisti), Peru (Fi), Mula (Psd’Az) e Cocco (LeU), hanno concordato sulla necessità di interventi adatti a scongiurare “una così drammatica situazione”, almeno in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’annullamento del project nuorese. Auspici condivisi dai presidenti Marras e Gallus delle due commissioni, che hanno mostrato favore anche per la proposta dell’apertura di un tavolo di confronto con le aziende cessanti e subentranti insieme con Ats e Regione.
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