Cagliari e Jerzu insieme per aiutare i piccoli pazienti del Microcitemico.
Ha partecipato anche il sindaco Paolo Truzzu alla conferenza di stamattina al Palazzo Civico di via Roma 145, alla presentazione di una raccolta fondi da destinare alle attività dedicate ai piccoli pazienti del Microcitemico di Cagliari. Connessa al progetto sociale “Musica e lettura, siamo parte della cura” della Fondazione Carlo Enrico Giulini e che da quest’anno farà squadra con Jerzu e il suo Wine Festival, in programma dal 4 al 10 agosto.
“Un’iniziativa molto importante”, ha rimarcato Truzzu. “Mette assieme la città Capoluogo della Sardegna con una parte rinomata del territorio isolano, quel è l’Ogliastra, e che offre la possibilità a tutti di contribuire a far bene”, ha aggiunto il sindaco riferendosi sia agli aspetti sociali dell’iniziativa, che di promozione del territorio e delle sue eccellenze vitivinicole.
Nella serata di “Calici di Stelle” del 10 agosto, ha spiegato il sindaco di Jerzu, Carlo Lai, acquistando il calice al costo di 20 euro si avrà l’opportunità non solo di immergersi in un percorso eno-gastronomico d’eccellenza. Ma soprattutto di fornire un contributo solidale al progetto di musicoterapia e lettura, complementare al percorso terapeutico svolto nei reparti di Oncoematologia Pediatrica, Talassemia e Centro Trapianti dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari.
I biglietti saranno in prevendita a partire da lunedì 22 luglio nel Cagliari Calcio Store del Largo Carlo Felice.
All’incontro di oggi (venerdì 19 luglio 2019) con i giornalisti, sono intervenuti anche i rappresentanti della Pro Loco di Jerzu e Ilaria Nardi, presidente della Fondazione Carlo Enrico Giulini, con Maria Gabriella Nardi, direttore Sanitario del Microcitemico – Brotzu. Al loro fianco anche le responsabili del progetto di “Musica e Lettura, siamo parte della cura”, Maria Grazia Corrias e Ornella Aledda.
“Il progetto parte dall’importanza della Musica e della Psico-Lettura come terapie complementari al percorso terapeutico o a sostegno di patologie croniche pediatriche”, hanno precisato tutte. “Un metodo che favorisce la costruzione di un legame affettivo e rassicurante. Che permette di creare una sintonia attraverso l’arte con il vissuto di quel particolare momento, dando voce alla libera espressione dei pensieri e degli stati d’animo del bambino. In questo modo i piccoli ascoltano e si sentono ascoltati”.
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