Si chiude domenica 28 luglio con una giornata fitta di concerti a partire dalla mattina alle Grotte del Bue Marino alle 11,00 con Choro de Rua (Barbara Piperno flauto, Marco Ruviaro mandolino e chitarra 7 corde). Il duo, come trasmette lo stesso nome della formazione, nasce con il proposito di diffondere il Choro, ossia la musica strumentale pilastro della tradizione brasiliana, che la Piperno e Ruviano portano in giro per il mondo nei festival o per strada.
Il tramonto all’Acquario, alle 19,00, sarà lo scenario del classic jazz del Superposthardbop 4tet (Massimiliano Dosoli – Clarinetti, Andrea Carta Careddu- Batteria e percussioni Andrea Leone – Sax Tenore, Jonathan Ho – Contrabbasso), nato per iniziativa di Massimiliano Dosoli e il cui repertorio spazia da composizioni originali ad arrangiamenti molto rivisitati di brani di Ellington e Monk, Jim Black e Julian Lage).
Salutiamo l’edizione 2019 al Lungomare Palmasera -Il villaggio del Jazz alle 21,30 con l’apertura di Fabrice Eurly, il “pianiste fou” francese, virtuoso di musica classica, contemporanea e jazz, reduce dalla maratona di oltre 13 ore di piano ininterrotte, infrangendo ogni record mai registrato.
Gli Ozmosys (Omar Hakim – percussioni, Rachel Z – piano, Linley Marthe – basso, Kurt Rosenwinkel – chitarra) capitanati dalla leggenda della batteria Omar Hakim, già musicista di Miles Davis, David Bowie, Madonna e Daft Punk, insieme alla tastierista Rachel Z, concludono la 32esima edizione del Cala Gonone Jazz Festival con un grande spettacolo tra fusion, funk e acid jazz.
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