Blitz dei carabinieri nelle sedi dell’Aias. Ispezioni dei militari nel capoluogo a Monastir, Decimomannu, Cortoghiana e Domusnovas. Tutto nell’ambito di un procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Cagliari. “E’ un procedimento a carico di ignoti”, spiega il presidente dell’associazione, “iscritto a seguito delle generiche notizie di stampa apparse negli ultimi giorni su segnalazione dei sindacati.
Le ispezioni sono state finalizzate esclusivamente alla verifica della ricorrenza dei Lea (livelli essenziali di assistenza), ovverosia gli standard previsti dalla Convenzione in atto con la ATS. Si fa presente che tali livelli sono stati già accertati positivamente da parte della Regione Autonoma della Sardegna nelle verifiche dalla stessa svolte nell’ambito della propria attività istituzionale. Pertanto, il corretto adempimento degli obblighi contrattuali derivanti dalla Convenzione con la ATS è già stato riconosciuto anche dalla stessa ATS.
In questo contesto, considerato che l’AIAS ha sempre offerto i servizi previsti dalla predetta Convenzione secondo gli standard di legge e contrattuali, si conferma la massima fiducia nell’operato della magistratura, nella ferma convinzione che gli accertamenti dimostreranno l’infondatezza delle illazioni mosse da più parti sindacali.
L’AIAS ribadisce che, nonostante le note difficoltà nel ricevere i pagamenti da parte della Regione Autonoma della Sardegna, tale situazione non ha mai influito negativamente nell’erogazione del servizio agli utenti, che rappresenta l’unica e vera finalità dell’Ente”.
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