Oristano, pugno di ferro della polizia con chi utilizza il cellulare alla guida Casteddu On line

L’utilizzo dello smartphone alla guida è diventato, negli ultimi anni, una delle piaghe più pericolose per la sicurezza stradale, fenomeno che riguarda da vicino tutti gli utenti della strada.

Negli ultimi anni, infatti, il numero degli incidenti stradali ha registrato un sensibile aumento nonostante, rispetto ad alcuni anni fa, le automobili abbiano visto un incremento notevole della dotazione di sicurezza e l’introduzione di alcune tecnologie di bordo in grado di intervenire al posto del conducente proprio per prevenire gli incidenti.

La maggior causa di incidenti stradali, quindi, va imputata alla distrazione degli automobilisti: tanti sono coloro che al volante si concentrano a guardare lo schermo del proprio smartphone piuttosto che la strada, distogliendo lo sguardo da tutto ciò che li circonda e impedendo loro di intervenire in caso di pericolo.

Per contrastare questa piaga che, negli ultimi tempi, ha interessato in modo rilevante (diversi sono stati gli investimenti di pedoni) anche la provincia di Oristano, la Questura ha pianificato per i mesi a venire dei particolari servizi coordinati di controllo del territorio c.d. “NO-SMARTPHONE”. 

Infatti, nella giornata di ieri, l’U.P.G.S.P., avvalendosi della collaborazione della sezione della Polizia Stradale e del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, ha dato inizio al servizio effettuando numerosi controlli sulle auto in transito nell’abitato cittadino riscontrando, nell’arco di qualche ora, numerose violazioni dell’art. 173 C.d.S. (Uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida), e elevando le relative sanzioni amministrative.

La Polizia di Stato ricorda che la multa per guida con “uso di radiotelefono o cuffie sonore” (è ammesso l’utilizzo di un solo auricolare) ammonta a 161 euro (pagamento ridotto se si provvede entro 5 giorni), cui si aggiunge la sottrazione di 5 punti sulla patente (10 per i neopatentati).

Inoltre, alla seconda infrazione in un biennio si applica la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decade anche la possibilità di sconto del 30% della sanzione pecuniaria.

Si sottolinea infine che il divieto, messaggistica inclusa, è rivolto anche a motociclisti e ciclisti “senza eccezioni”. 

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