“Liste d’attesa ingolfate negli ospedali di Cagliari, assurdo attendere mesi per farsi levare le tonsille” Casteddu On line

Mesi e mesi di attesa prima di poter essere visitati o, addirittura, operati. Va avanti a ritmo lento la sanità in Sardegna, a dirlo sono i sindacati. Tempi lumaca, anche nella piena estate 2019, e fioccano le lamentele. Paolo Cugliara, segretario provinciale della Fials, non sa più a quale santo votarsi: “Ogni giorno è così, assurdo pensare che per certi esami, indispensabili, si debba arrivare alle calende greche, stesso discorso per gli interventi chirurgici”. Non solo quelli complessi, ma anche quelli semplici “come un’operazione alle tonsille o alle adenoidi. Più tempo passa più il paziente peggiora e, oltre a stare male, rappresenta anche un costo aggiuntivo perchè è ovvio che, anzichè fare un ricovero di tre giorni deve stare almeno un mese”. Insomma, non sembra tirare un’aria buona tra le corsie degli ospedali. “L’ex assessore regionale della Sanità ha avuto cinque anni di tempo per sfasciare in maniera quasi totale la sanità pubblica, la nuova coalizione politica deve metterci tutta la buona volontà per risolvere un compito improbo, mi riferisco a Nieddu e Solinas”.

 

“Sinora è mancata la politica, serve un adeguamento totale. Più infermieri, medici e Operatori socio sanitari, la sanità è una filiera dove ognuno segue degli step precisi. Non sempre reperire soldi vuol dire migliorare il problema, l’ex assessore della Sanità, con toni trionfalistici, aveva ottenuto risorse finanziate per abbattere le liste d’attesa, e invece i soldi sono finiti in tutte le direzioni possibili fuorchè quella”.

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