L’associazione dei pastori “Più Sardegna” sollecita un contratto unico triennale, valido per l’intero territorio regionale e per tutti i trasformatori caseari, sottoscritto, in rappresentanza degli allevatori, dal ministro Centinaio e dall’Assessora dell’Agricoltura. E propone un’assemblea generale degli allevatori, per il 31 agosto a Tramatza (Oristano), nell’ambito della quale potranno essere condivise le proposte, definite le più opportune azioni da intraprendere e la formazione di un unico direttivo regionale che li rappresenti in modo unitario nella vertenza.
Il movimento degli operatori e dei consumatori della filiera agro alimentare sta organizzando comitati di filiera in tutta l’isola e chiede alla politica la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra allevatori e trasformatori. “Conseguentemente il piano di regolazione dell’offerta dei formaggi, in particolare del Pecorino Romano Dop – spiega l’associazione – dovrà essere predisposto sulla base dell’accordo tra gli allevatori, le loro cooperative e gli industriali, non dal Consorzio.
Il comparto non va in vacanza, nessuno dei problemi che hanno alimentato la protesta degli allevatori è stato ancora risolto e definito – afferma Gianfranco Cui, portavoce del direttivo regionale del movimento – Non abbiamo alcuna intenzione di avviare la nuova stagione produttiva all’insegna della precarietà e dell’incertezza, mentre i trasformatori del centro nord, hanno stipulato contratti di fornitura del latte di pecora di origine Spagna, pagandolo a 1,18 euro + iva, per litro, franco azienda”.
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