Si è messo a correre per non perdere il pullman ma l’autista, anziché rallentare, avrebbe accelerato. Un episodio dal “sapore” razzista, quello raccontato da una passeggera che si trovava, domenica scorsa, a bordo del bus 9 del Ctm. Daniela Dongiovanni ha prima pubblicato un lungo post su Facebook e poi ha anche scritto all’azienda di trasporti per segnalare il fatto. “Domenica pomeriggio, presso il quartiere di San Michele, un ragazzo di colore, in attesa alla fermata, è stato lasciato a piedi dall’autista, gli ha chiuso letteralmente le porte in faccia. Il ragazzo ha iniziato una corsa forsennata per raggiungere la fermata successiva, ma l’autista ha accelerato. Si è fermato per far salire i passeggeri”, dice la Dongiovanni. E il ragazzo di colore, sempre stando al suo racconto, si sarebbe trovato “le porte destinate alla salita chiuse in faccia. Lui ha cominciato a battere sulla porta per farsi aprire, ho gridato all’autista di aprire”, ma tuttavia “neanche un cenno, è ripartito lasciando il ragazzo a piedi per la seconda volta”. La Dongiovanni è sicura: “Tiriamo fuori l’umanità e ribelliamoci”, perché è “un episodio di razzismo fastidioso e irritante”.
Questo il racconto della donna, che ha anche inviato un messaggio di reclamo al Ctm. E l’azienda è intenzionata a verificare per bene la veridicità del racconto e, nel caso, prendere provvedimenti: “La segnalazione è arrivata domenica sera, la nostra risposta è stata immediata. Controlleremo e svolgeremo tutte le verifiche necessarie, siamo da sempre contrari a qualunque forma di discriminazione, tutti i passeggeri sono uguali e tutti hanno il diritto di usufruire dei mezzi pubblici”.
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