È furioso, Gianni Chessa. Ha letto la critica – l’ennesima – arrivata da Flavio Briatore sul tema del “turismo”. Il “papà” del Billionaire ha polemizzato sul costo di un volo Olbia-Milano di Easyjet, “pagando quel tanto si può andare a New York, poi ci si lamenta perché la Sardegna è vuota”. Lui, il titolare regionale del Turismo della Giunta Solinas, non ci sta e snocciola dati per “smontare” l’accusa dell’imprenditore: “Non si deve permettere di offendere i sardi, il problema dei trasporti è storico e sono cinquant’anni che tutti, destra sinistra e centro, fanno battaglie. Se si prenota un biglietto due mesi prima il costo è basso. Una famiglia, per arrivare in Sardegna con l’automobile”, e quindi su una nave, “spende 1200 euro, si sa da una vita. Quest’estate siamo pieni di turisti, come si permette Briatore di parlare di turismo se poi lui, da noi, arriva con l’elicottero? Magari vuole pure candidarsi nel collegio sardo con la Lega”, afferma Chessa, riferendosi alla volontà, da parte di Briatore, di scendere in politica.
“I privati fanno quello che vogliono e sono un freno per la Sardegna, Briatore non può certo insegnarci come vivere. Lui investe e ottiene molto da noi, quanto la fa pagare una bottiglia di spumante che costa venti euro? Pensi a fare aperitivi meno cari, così magari verranno più turisti”, prosegue Chessa. “Facile fare accuse a priori, da parte di uno che fa turismo d’èlite. Crei una compagnia aerea sua e ci investa, facendoci vedere che prezzi riesce a fare tutto l’anno”.
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