“Ed è passato anche Ferragosto, un Ferragosto amaro per i dipendenti Aias che, pur continuando a svolgere il loro delicatissimo lavoro, con l’amore e la dedizione che contraddistingue la stragrande maggioranza di loro, non hanno visto il becco di un quattrino come remunerazione per il lavoro prestato”, afferma Salvatore Drago dell’Usb
“Dovendo sommare questa mensilità alle altre 9 di arretrati fanno 10 in totale, dieci mensilità arretrate mentre i mutui continuano a voler essere onorati e le bollette continuano inflessibili ad arrivare e qualcosa in tavola bisogna pur metterla”… “Ferragosto è passato, mentre il tavolo tecnico langue, e la commissione è in vacanza”, prosegue la nota dell’Unione Sindacale di Base.
“Non sono pochi i dipendenti che accarezzano l’idea di abbandonare il posto di lavoro, e licenziarsi per giusta causa, sono stanchi di promesse non mantenute, dei continui vedremo e provvederemo”… “A questo punto non rimangono che due proposte da fare, la prima è che le Commissione e i tavolo tecnico siano costretti a riunirsi in conclave, tipo quello sperimentato a Viterbo nel 1268, porte chiuse e pane e acqua, fino a trovare una soluzione”.. “Che siano i lavoratori, dopo aver cercato solidarietà dei pazienti e dei loro parenti, a rendersi protagonisti di forme di lotte tali da costringere la politica a non dribblare, non prender tempo, ma a dare risposte concrete”, incalza Drago.
“Risposte concrete, che, a mio parere, non possono essere altre se non la revoca della convenzione ad una dirigenza che sempre più si dimostra incapace ad adempiere ai doveri contrattuali nei confronti dei propri dipendenti”..”La precedente Giunta Regionale aveva tracciato (male e con colpevole ritardo) un solco con Sa Domu, perché non sperimentare (migliorando il testo) questa alternativa?”, conclude Salvatore Drago dell’Usb.
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