Mentre l’Amazzonia brucia, è scambio di accuse tra ambientalisti e presidente Jair Bolsonaro. Le immagini degli incendi nel polmone verde sudamericano preoccupano i brasiliani, ma non solo. Il capo di Stato è nel mirino di molti: dagli scienziati alle popolazioni indigene, passando per le ong per la tutela dell’ambiente in Amazzonia. Sul presidente brasiliano sono piovute critiche soprattutto per la sua politica a sostegno dello sviluppo delle coltivazioni agricole e l’allevamento, e per lo sfruttamento minerario in zone protette. Ma Bolsonaro è passato al contrattacco e ha risposto puntando il dito contro proprio le ong, insinuando che queste hanno provocato i roghi per reagire al taglio dei finanziamenti deciso dal suo governo di destra. CONTINUA A LEGGERE SU QUOTIDIANO.NET
L'articolo Amazzonia, il polmone del Pianeta continua a bruciare: a rischio il 20% dell’ossigeno proviene da Casteddu On line.