Arie d’opera e vertiginosi assoli per il Concerto organizzato dall’Accademia Musicale Bernardo De Muro sotto le insegne di In Itinere 2019 in collaborazione con il Comune di Olbia – nell’ambito della XX Stagione Concertistica della Scuola Civica di Musica di Olbia – per commemorare le vittime del terribile incendio di Cugnana – mercoledì 28 agosto alle 21.30 in piazza della Chiesa a San Pantaleo – a trent’anni esatti dalla tragedia nella quale perirono tra le fiamme tredici persone fra cui tre bambini. Il fascino e il potere evocativo della musica per un evento speciale inserito nel fitto programma delle celebrazioni civili e religiose in ricordo delle vite spezzate, travolte e cancellate dal fuoco in uno degli episodi più drammatici della storia recente della Gallura: un emozionante viaggio sul filo delle note nel trentesimo anniversario dal terribile rogo che ha devastato il territorio di Milmeggiu, tra San Pantaleo e Portisco.
Sotto i riflettori il tenore Dario Di Vietri e la violinista Maria Safariants che insieme con il pianista Andrea Cossu sfoglieranno alcune pagine emblematiche della storia della musica per disegnare un itinerario sonoro capace di toccare le corde della mente e del cuore tra indimenticabili melodie e emozionanti accenti per un estremo omaggio a donne e uomini, adulti e bambini che persero la vita in quel 28 agosto del 1989. Un’antologia preziosa per un estremo omaggio alle vittime di una sciagura provocata dall’umana follia: la strage di Milmegghju rappresenta un monito per il futuro, un’esortazione a difendere e proteggere la bellezza della nostra Isola.
Nomi che non si dimenticano, scolpiti nella memoria della comunità, che anche quest’anno si riunisce nel ricordo del piccolo Giuseppe D’Amato (2 anni), di Maria Annunziata Sessa (30 anni, aspettava un bambino), di Maria Pia Lo Muscio (51 anni), dei giovanissimi Filippo Secchia (10 anni) e Barbara Secchia (16 anni), di Paola Vitelli (44 anni), Anna Romano (66 anni), Erica Salis (55 anni), di Elisabeth Heinz Hungerer (38 anni) e Helmut Heinz Hungerer (38 anni); di Guido Ardizzone (63 anni), Giovanni Deiana (65 anni), Francesca Pileri (60 anni). Tredici esistenze interrotte dall’inesorabile avanzata del fuoco, alimentato dal vento: per loro nessuna via di fuga, ben due giorni son stati necessari per domare l’incendio, in una assurda “guerra” dettata dalla speculazione e dall’idea del facile profitto invece che dalla tutela del territorio e dal rispetto della natura.
IL CONCERTO
In un’avvincente performance sotto le stelle – mercoledì 28 agosto a partire dalle 21.30 inpiazza della Chiesa a San Pantaleo – a trent’anni esatti dalla tragedia nella quale tredici persone persero la vita tra le fiamme si alterneranno la voce del tenore Dario Di Vieri sulle note del pianoforte di Andrea Cossu e il violino solista di Maria Safariants in un ideale contrappunto tra capolavori del melodramma e intriganti partiture pensate o trascritte per il più acuto degli archi – tra meraviglie barocche e musica da film.
Nell’incantevole scenario del borgo ottocentesco tra le rocce granitiche della Gallura, riecheggeranno le note struggenti dell’aria di Calaf – “Nessun dorma” – dalla “Turandot” di Giacomo Puccini e gli accenti già velati di nostalgia e rimpianto del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi in “E lucevan le stelle” dalla pucciniana “Tosca”, e ancora la romanza“Celeste Aida” dall’opera di Giuseppe Verdi, in cui Radamès dichiara il suo amore alla principessa etiope, schiava alla corte del faraone, accanto alla poesia di “The Flower” e al celeberrimo “Addio alla madre” di Turiddu in “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, nell’interpretazione del tenore Dario Di Vietri. Un inno alla vita tra sogni di gloria e d’amore, trasfigurato in musica, in cui affiora il cupo presagio di una tragedia come il fugace inganno di una breve ma idilliaca parentesi di felicità che nell’ultima aria di Turiddu si traduce in malinconico commiato, dove l’ebbrezza della festa lascia il posto alla certezza della fine imminente, mascherata in una sorta di sorriso e nella consolazione di un abbraccio e della materna benedizione.
Allievo di Vittorio Terranova al Conservatorio di Milano, perfezionatosi sotto la guida di artisti come Jaume Aragall, Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Bonaldo Giaiotti e Bruna Baglioni, e ancora nel repertorio operistico con i maestri Sergio La Stella e Nelson Guido Calzi, il tenore pugliese Dario Di Vietri si è esibito su prestigiosi palcoscenici in Italia e nel mondo – dall’Arena di Verona con “Turandot” per la regia di Franco Zeffirelli, all’Opera di Roma, al Teatro San Carlo di Napoli, al Petruzzelli di Bari e per il Maggio Fiorentino, e all’estero tra Seul, Belgrado, Bucarest, Ankara, El Cairo, Dubai e Varsavia. Nel 2019 il debutto oltreoceano all’Opera Carolina. nel ruolo di Don José in “Carmen”. Tra i prossimi impegni, l’“Aida” all’Opera del Cairo, “Cavalleria Rusticana”, “Adriana Lecouvreur” e ancora “Aida” al Teatro Petruzzelli di Bari, poi “Carmen” al Seoul Arts Center, la “Turandot” al Teatro del Giglio di Lucca e nel Circuito Lirico Toscano, “Aida” e “Manon Lescaut” per Opera Carolina.
Il canto si alternerà ai virtuosistici accenti del violino di Maria Safariants: l’artista russa, laureatasi al Conservatorio di Leningrado sotto la guida di Maria Karandashova e perfezionatasi con Boris Gutnikov, con all’attivo un’intensa carriera concertistica, nonché apprezzata didatta e direttrice artistica del Festival Internazionale di Musica dei Palazzi di San Pietroburgo, proporrà alcune delle più significative e conosciute composizioni dedicate allo strumento – dalla Ciacconadi Tomaso Vitali alla suggestiva “Méditation” da “Thaïs” di Jules Massenet. Accanto alle raffinate variazioni del violinista e compositore bolognese, in una sorta di intimo soliloquio denso di pathos e al famoso intermezzo strumentale del compositore francese, Maria Safariantseseguirà una Suite dalla colonna sonora del film “Schindler’s List” firmata da John Williams, una partitura avvincente e evocativa in cui spiccano gli assoli del violinista Itzhak Perlman, e ancora il Solo dal balletto “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij e il celeberrimo Adagio in sol minore attribuito a Tomaso Albinoni, con lo struggente tema (ri)costruito dal musicologo Remo Giazotto, dove l’ipotetico originale barocco riflette una sensibilità (non) sorprendentemente contemporanea: una musica coinvolgente, ormai parte del moderno immaginario, malinconica e incantevole.
Maria Safariants, laureatasi al Conservatorio di Leningrado sotto la guida di Maria Karandashova, ha intrapreso la carriera solistica suonando anche con ensembles cameristici Perfezionatasi con Boris Gutnikov a San Pietroburgo, ha proseguito la sua intensa attività concertistica in Russia e all’estero. Dopo il grande successo della tournée spagnola nel 1991, in cui ha eseguito le Quattro Stagioni di Vivaldi con la St. Petersburg Hermitage Orchestra, ha assunto il ruolo di konzertmeister nell’Orchestra Internazionale d’Italia. Ospite di numerosi festival internazionali in Europa, prosegue la sua carriera solistica con felici riscontri di critica e pubblico.
La magia del canto e del suono del violino per il Concerto dedicato alle vittime nel trentesimo anniversario dell’incendio di Cugnana, nella giornata in cui la comunità si riunisce nel ricordo della tragedia. «Per il quarto anno consecutivo l’Accademia Musicale Bernardo De Muro partecipa alla commemorazione delle vittime dell’incendio della collina di Cugnana – sottolinea la presidente Sara Russo – è un onore e un privilegio essere chiamati a dare un contributo a un evento di così alto valore simbolico per la città di Olbia. Un invito a cui abbiamo aderito impegnandoci a costruire un programma mirato con artisti di altissimo livello e fama internazionale, come il tenore Dario Di Vietri, allievo di Luciano Pavarotti e Bruna Baglioni e la violinista Maria Safariants, direttrice del Festival Internazionale di Musica dei Palazzi di San Pietroburgo che insieme al pianista Andrea Cossu interpreteranno partiture meravigliose per rendere omaggio alle vittime con il linguaggio universale della musica».
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