La ripresa della procedura di autorizzazione per la Valutazione di impatto ambientale (Via) e i possibili scenari sul fronte del phase out carbone 2025 legati alla crisi di governo: sono tra i punti attuali della vertenza dell’Eurallumina di Portovesme al centro domani di un incontro convocato alle 11 dall’assessora dell’Industria, Anita Pili, con il portavoce dei lavoratori Antonello Pirotto. Oggi il sindacalista ha descritto lo stato dell’arte durante un’assemblea nella sala mensa dello stabilimento.
Per quanto riguarda la valutazione ambientale, Pirotto ha fatto notare che “lo stop degli uffici che hanno titolarità sulla procedura ha di fatto lasciata immutata la situazione”. Manca ancora il definitivo parere dell’assessorato della Sanità sull’approfondimento richiesto all’azienda investitrice, la Rusal, e consegnato a fine luglio. Dopodiché resterà da acquisire l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) di competenza della provincia Sud Sardegna. Questi ultimi passaggi permetteranno la conferma degli investimenti – oltre 200 milioni di euro – da parte della Rusal.
Ora, commenta il rappresentante degli operai Eurallumina, “o si arriva a una conclusione positiva entro i prossimi due o tre mesi, e sarebbe l’epilogo più logico e corretto, oppure lo scenario potrebbe assumere i connotati di quel dramma sociale che sino ad oggi siamo riusciti a scongiurare, e che coinvolgerebbe non soltanto le tute verdi, ma l’intero comparto industriale”. Quanto alla crisi di governo, “pone ulteriori problematiche sul fronte decarbonizzazione al 2025”, avverte Pirotto. Il dialogo si era aperto il 30 luglio scorso con la ferma posizione di Regione e sindacati nel non ritenere attuabile lo stesso crono programma nell’Isola.
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