La macchina burocratica della Regione è alla paralisi. Lo denunciano le segreterie di Fp Cgil, Uil-Fpl, Saf e Sadirs che chiedono al presidente della Giunta Christian Solinas un segnale di discontinuità, “anche negli atteggiamenti”. Finora, sostengono le sigle, “nonostante le nostre richieste, non ha disposto un incontro per avviare un confronto franco, leale, nel rispetto del ruolo di ognuno, per coinvolgerci nel processo di riforma che tutti auspichiamo”.
“A cinque mesi dall’insediamento della Giunta – incalzano i sindacati – mancano le nomine ufficiali delle figure chiamate a gestire alcune direzioni generali (come quella del Personale) ma anche enti, agenzie, aziende e istituti, ciò ha portato a limitare l’attività all’ordinaria amministrazione, senza alcuna programmazione su temi strategici per il comparto Regione, e alla mancata attuazione di leggi approvate nella parte conclusiva della passata legislatura”. Le organizzazioni sindacali ricordano, in particolare, che non si è ancora dato corso alle leggi sul passaggio contrattuale dei dipendenti di Forestas, sull’Aras e sull’Aspal, e che “nulla si dice sul rinnovo contrattuale 2019/2021 del comparto Regione, i dipendenti sono pronti ad affrontare le maggiori responsabilità, ma la professionalità e la disponibilità vanno pagate”. C’è poi la legge sulle competenze e l’organizzazione della Giunta che risale al 1977. “Da oltre 40 anni attendiamo la riforma – continuano le sigle – obiettivo sbandierato ad inizio legislatura da tutti i nuovi governi regionali, ma c’è la sensazione che si parli per slogan o di qualcosa che non si conosce”. Infine: “l’altra priorità che indichiamo è la pianificazione e realizzazione di un piano straordinario delle assunzioni e la corretta ripresa del concorso per dirigenti, ma nel frattempo gli uffici continuano a svuotarsi per i pensionamenti”.
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