Non si arresta la protesta dei sindaci del Sulcis Iglesiente per la precaria situazione delle strutture sanitarie presenti nel territorio. Il 1 luglio la commissione della sanità regionale ha effettuato un sopralluogo nei nosocomi iglesienti. Il 30 luglio i sindaci si sono riuniti in conferenza sanitaria per organizzare e chiedere un incontro urgente all’assessore Mario Nieddu. “A distanza di un mese tutto tace – spiega Elvira Usai sindaco di San Giovanni Suergiu – in una vergognosa indifferenza, mentre si consumano gli ultimi drammi sanitari. Come ben sanno i cittadini di San Giovanni Suergiu e di tutto il nostro territorio, la sanità nel Sulcis Iglesiente non è più degna di un paese civilizzato. È di poche ore fa l’ennesimo grido di dolore da parte del caro Giuseppe Argiolas che come tanti mi scrive per sapere cosa stiamo facendo per risolvere le grandi emergenze che affliggono i nostri ospedali. Ho il timore che possa chiudere anche emodinamica di Carbonia, visto che da alcune indiscrezioni, resta chiusa, pensate bene, a causa di uno strumento da aggiustare o sostituire per un costo di 40mila euro. Una spesa che l’azienda sanitaria può affrontare senza patemi d’animo, visto che si tratta della salute e della sicurezza di 130mila persone. Ma la potenziale definitiva chiusura del reparto di emodinamica è solo l’ultimo degli avvenimenti negativi che stanno depauperando la sanità del Sulcis Iglesiente. Vorrei ricordare che la lotta dei sindaci non si è fermata, che sicuramente riprenderà con più vigore perché non si può accettare che un territorio come il nostro sia depredato dei servizi vitali”. Elvira Usai lancia un appello. “Vi chiedo di condividere e di essere pronti anche a manifestazioni di piazza. Qui cambiano i governi regionali ma i discorsi sono sempre gli stessi. Sono stata eletta anche per difendere la salute dei miei cittadini e non mi fermerò fino a quando non ci saranno risposte certe”.
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