Sanità: screening mammografici sospesi, scatta interpellanza M5s Cagliaripad

“Episodi gravi che non devono ripetersi”.

Così la consigliera regionale del M5s, Carla Cuccu, sulla sospensione, per carenza di personale medico, del servizio di screening mammografici in alcuni presidi dell’Isola: nel Sarcidano, nella Barbagia di Seulo, ma anche nel Sassarese e in Gallura. L’esponente del M5s si riferisce ai test prenotati all’ospedale Giuseppe Calasanzio di Isili, alle visite programmate al Segni di Ozieri e nell’ex ospedale Conti di Sassari. In quest’ultimo caso a causa delle dimissioni di due tecnici radiologi. La consigliera ha già presentato un’interpellanza all’assessore della Sanità Mario Nieddu per sapere “quali misure intenda intraprendere per restituire a tutte le donne sarde il diritto alla salute e il diritto alla prevenzione”.

“In Sardegna – ha ricordato Cuccu – vengono diagnosticati circa 1200-1300 nuovi casi di tumore mammario ogni anno. Negli ultimi decenni, grazie ai programmi di screening e alla diagnosi precoce, al costante aumento di numero di casi diagnosticati si è accompagnata la riduzione della mortalità. Una diagnosi precoce è fondamentale. Solo grazie alla mammografia è possibile scoprire il tumore ai primi stadi di sviluppo quando il trattamento ha più possibilità di essere efficace e meno invasivo”.

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