Ha postato la foto della sua ultima bolletta tra i commenti ad uno dei nostri articoli pubblicati sulla pagina Facebook del giornale: 1269,79 euro da pagare per il bimestre maggio-giugno 2019. E le voci sono presto spiegate: il consumo effettivo di energia elettrica è di 481,03 euro. Tutto l’altro “malloppo” di soldi è così diviso: “Spesa per il trasporto dell’energia elettrica e la gestione del contatore 101,01 euro”, poi “Spesa oneri di sistema 358,42 euro”, “Altre partite 39,30 euro” e, ultimo ma non ultimo, “Totale imposte e Iva 290,03 euro”. La lettera “salatissima”, Betty Porcu, l’ha ricevuta direttamente al suo bar di via Donizetti a Capoterra, aperto da un anno e mezzo. Una bella botta da pagare, volendo sintetizzare: “A ottobre 2018 ho cambiato gestore, quello nuovo mi ha dato l’impressione, almeno con la prima bolletta, di poter risparmiare tanto. Poi, dalla seconda, sono iniziati i pagamenti altissimi. Ho chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che sono voci di spesa che non si possono levare, da lì non si scappa”, spiega la trentottenne, contattata da Casteddu Online. “Io non consumo così tanta energia, poi il mio bar è anche piccolo, sono circa duecento metri quadri”.
Che fare? La titolare del bar è netta: “Tra maxi bolletta e 2400 euro da pagare per la gestione e l’affitto in tasca mi rimane ben poco, si può dire che io non prenda lo stipendio. Stringo i denti e vado avanti”, afferma la Porcu. Cercare di far quadrare un po’ i conti tagliando il personale? Nemmeno per idea: “In questo bar lavoro io e due dipendenti, sono entrambe preziosissime. Non potrei mai rinunciare a loro”.
L'articolo “Pago 1260 euro di bolletta elettrica per il mio bar a Capoterra, rinuncio allo stipendio ma non licenzio le dipendenti” proviene da Casteddu On line.